Le agevolazioni della prima casa hanno criteri precisi e per conservarle bisogna rispettarli nel tempo, non solo al momento della stipula.
Questo dettaglio è fondamentale perché si rischia di invalidare il beneficio e perderlo anche con effetto immediato, oltre a ripercussioni in ambito legale ed economico che possono riguardare il soggetto che lo ha richiesto.
Il mutuo agevolato viene erogato in funzione del fatto che una persona possa accedere ad un prestito economico ingente al fine di comprare il suo primo immobile. Limitazioni diverse e ben più gravose si applicano già dal secondo immobile in poi.
Mutuo agevolato: quando decade il beneficio
Quindi le agevolazioni sono benefici da considerarsi come specifiche per un determinato nucleo di persone, rispondenti a requisiti specifici. C’è un dettaglio che molti ignorano eppure viene messo poi successivamente all’acquisto in pratica da molti.
Si tratta degli immobili ad uso promiscuo, molti si trovano in questa condizione senza nemmeno sapere bene di cosa si tratta. Si parla di uso promiscuo nei casi in cui una persona svolta un lavoro al suo interno, ad esempio chi va a strutturare presso la propria abitazione, anche lo studio dove riceve i clienti. In questo caso l’utilizzo dell’immobile non è solo ai fini residenziali, viene impiegato anche per un’attività lavorativa e per questo si va ad inficiare l’uso classico di prima casa. Tuttavia sono tantissime le persone che non sanno di trovarsi in condizione di poter perdere il mutuo agevolato.
Le agevolazioni della prima casa, dal punto di vista prettamente economico, hanno un peso importante: iva al 4% ridotta, imposte dovute in forma agevolata, e altri benefici che sono notevoli. Quando si sottoscrive questo tipo di mutuo, oltre a dichiarare che la persona non possiede un’altra casa, una nuda proprietà o simile, si accettano anche una serie di clausole. Non è sempre un problema l’uso promiscuo ma bisogna specificarlo all’atto della compravendita, affinché la banca verifichi e accetti quanto sopra.
Se questo viene fatto successivamente e se nel contratto relativo alle agevolazioni è imposto questo limite, di fatto si sta comettendo qualcosa che va contro il documento stesso. Sono quindi da valutare tutte le azioni che si intraprendono, fare molta attenzione alle agevolazioni non solo in forma generica ma anche a quelle corrisposte dall’istituto di credito. Sono due cose differenti da valutare come tali, come l’agevolazione under 36 a cui la banca può scegliere se applicare o meno ulteriori benefit per i clienti.