In una lunga intervista la showgirl ha ripercorso alcune tappe della sua carriera. Alla corte di Antonio Ricci rimase per un anno
L’esordio sul piccolo schermo risale al 1992 quando partecipa a Bulli e pupe con Paolo Bonolis, da lì il grande salto a Non è la Rai. Si fa conoscere al grande pubblico fino alla definitiva conclusione della trasmissione, arrivata nel 1995. È proprio in questo periodo che Antonio Ricci la chiama per vestire i panni della velina insieme a Cristina Quaranta per la stagione 1995/1996 di Striscia la notizia.
Da lì in poi si consacra tra la televisione e il cinema, apparendo inoltre in parecchie campagne pubblicitarie sia all’estero che in Italia, i grandi marchi la scelgono come testimonial: Barilla, Guess?, Renault sono solo alcuni. Proprio di recente la classe 1974 è tornata a parlare di quel momento d’oro della sua carriera, lo ha rievocato in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera.
“Mi presero lo stesso, anche se…”, l’ex velina e il retroscena inedito su Striscia la notizia
Era il 1995 quando Antonio Ricci decise di scritturarla per la stagione di Striscia la notizia, dietro il bancone quell’anno si avvicenderanno Enzo Iacchetti e Lello Arena al fianco di Ezio Greggio. Solo qualche mese dopo il celebre autore del piccolo schermo avrebbe inventato l’iconico Tapiro d’oro e il suo ‘messaggero’ Valerio Staffelli. Prima della rivoluzione la velina fece coppia con Cristina Quaranta, ha ripercorso i momenti salienti di quell’esperienza durante la chiacchierata col Corriere della Sera.
Come da sua stessa ammissione, decisero di prenderla comunque nonostante le sue qualità nel ballo non fossero esattamente eccelse, tanto che Ricci le affibbiò un soprannome abbastanza eloquente. “Mi vollero che velina nonostante a ballare fossi abbastanza negata. Antonio Ricci mi soprannominò ‘Pinocchio’ perché ero di legno”, ha ammesso Alessia Mertz, volto di tanti programmi tv e film di quegli anni. La quarantanovenne ha parlato anche del rapporto con la sua collega bionda.
“I primi tempi non ci sopportavamo eravamo come il diavolo e l’acqua santa. Cristina ha un carattere che non conta nemmeno fino a 1 ed esplode, poi però diventa la persona più carina al mondo. Io invece conto fino a 100 ma a 101 sei morta. Mi provocava. ‘Sei troppo moscia, reagisci’” ha raccontato e poi ha svelato un retroscena inedito: “Cambiava apposta la coreografia per farmi sbagliare. Alla prima intervista ufficiale si raccomandarono: ‘Fingete di andare d’accordo’”
Alla fine il feeling nacque davvero: “Un giorno persi la pazienza e la attaccai al muro anche io. ‘Ah, allora vedi che se vuoi il carattere ce l’hai!’. Diventammo amiche per la pelle”.