La lettura dei tarocchi è un’arte che bisogna saper cogliere: come comportarsi di fronte ad una seduta di cartomanzia.
Scettici o no, milioni di italiani hanno scelto almeno una volta nella vita di scoprire qualcosa di più sul loro futuro attraverso la cartomanzia. Si tratta di un fenomeno relativamente recente, visto che non è stato raccontato con certezza prima del XVIII secolo. Tuttavia, quest’arte sembra aver preso piede in tutto il mondo, riscontrando un certo successo per coloro che, titubanti, vagano in cerca di risposte.
Nate come semplici carte da gioco nel XV secolo nell’Italia settentrionale, il tipico mazzo è composto da 78 carte, di cui 56 tradizionali divise in 4 semi e altre 21 dette come “Trionfi” ed una nota come il “Matto”. Tra diverse raffigurazioni e significati, solitamente viene posta una domanda specifica e si procede all’estrazione delle carte dal mazzo. Queste vengono disposte in file di tre, di cinque, a forma di ellissi o di croce celtica; in modo che il/la cartomante abbia un quadro completo di lettura. Il meccanismo di questi professionisti è strutturato, ma anche il nostro contributo è essenziale per garantire una buona lettura.
Cartomanzia: come comportarsi di fronte una lettura dei tarocchi
Tutti noi vorremmo avere la cosiddetta sfera di cristallo, motivo per cui così tante persone si recano da professionisti. Tuttavia, sebbene leggere il futuro sia il ruolo della cartomanzia, è importante sapere come comportarci nel momento esatto di una lettura. Partiamo dal presupposto che non basta recarsi da una cartomante, fare domande generiche (con tutto lo scetticismo del caso), per avere esiti certi, precisi e lineari. La lettura delle carte può dare un quadro generale di una situazione, ma è necessario fornire abbastanza informazioni il/alla cartomante per ottenere risposte il più precise possibili.
In primo luogo è importante mettere da parte lo scetticismo e fidarsi della persona che abbiamo davanti. La base di una buona lettura sta nell’intesa che si va a creare tra cartomante e cliente. In secondo luogo, non bisogna limitarsi a fare domande generiche, ma è necessario argomentare, visto che dall’altra parte non abbiamo un mentalista, ma qualcuno che ha studiato per leggere delle carte. Di conseguenza, se non conosce la vostra storia non saprà a cosa si riferiscono i risultati del mazzo, dando così risposte troppo generiche.
In questi consigli si racchiude quindi l’intesa che si deve creare tra cartomante e cliente, così da garantire una lettura efficace. Lo stesso vale per gli argomenti scomodi: se la/il cartomante sta trattando una tematica che vi mette a disagio, esponete tranquillamente il problema. Sarà sua cura cambiare tematica per mettervi a vostro agio. Infine, non abbiate paura di carte negative o risposte demoralizzanti: la cartomanzia offre consigli e spunti su avvenimenti che potrebbero accadere. Lo scopo delle carte è quello di ipotizzare diversi scenari, così da andare ad agire con largo anticipo. Oltre al fatto che non si tratta di una scienza esatta, siamo solamente noi gli artefici del nostro destino. Sta a noi, dunque, cambiare o accettare le regole del gioco.