Le ultime settimane rappresentano una sorta di rebus per quel che riguarda i prossimi stipendi. Si attende dicembre.
Le manovre ideate dal Governo, le conseguenze di precedenti politiche dettata da esecutivi ormai appartenenti al passato hanno innescato una serie di quesiti in milioni di italiani che al momento non hanno ancora ben chiaro cosa potrebbe succedere in merito agli stipendi dei prossimi mesi. Aumenti, riduzioni, tutto sembra in qualche modo portare a mille dubbi.
La questione buste paga, quello che, come operazione messa in piedi dal Governo Meloni, avrebbe dovuto portare, e ha portato, di fatto, una leggera maggiorazione degli stipendi dei lavoratori dipendenti dallo scorso luglio, è oggi più che mai attuale. Si attende, in sintesi, il prossimo mese per capire cosa potrebbe succedere, ancora.
La verità è che la crescita ipotetica non ha riguardato e non riguarderà gli stipendi di tutti i lavoratori dipendenti italiani. Il tutto è legato alla riduzione del cuneo fiscale, grande cavallo battaglio di questo esecutivo. A essere interessati in questo specifico caso sono soltanto alcuni particolari redditi.
Altre categorie di lavoratori, insomma, resteranno tagliate fuori dalla stessa misura che avrebbe, in ogni caso, dovuto arricchire i lavoratori italiani. Da luglio a dicembre, quindi, gli stipendi di specifici redditi del lavoro dipendente sarebbero dovuti, e dovrebbero salire. Cinque, dunque i mesi che hanno riguardato più o meno da vicino il nucleo fiscale. Successivamente per ampliare il raggio d’azione temporale occorrerà un nuovo finanziamento della misura.
L’aumento di stipendio tanto atteso, nei dettagli andrà a riguardare, cosi come anticipato, specifici redditi, sempre orbitanti intorno alla sfera del lavoro dipendente. Il taglio del cuneo fiscale non farà altro che ridurre la pressione fiscale sugli stipendi stessi, portando quindi il lavoratore a guadagnare di più.
Più bassa sarà la percentuale applicata di cuneo fiscale e più lo stipendio lordo sarà in qualche modo vicino al netto, il gioco, insomma, la dinamica in se, è tutta li. Di conseguenza non tutti i lavoratori saranno baciati, per cosi dire, dall’aumento tanto atteso. Esclusi, quindi, lavoratori domestici, autonomi e occasionali. Esclusi inoltre i lavoratori dipendenti con reddito più alto di 35 mila euro. A dicembre, insomma, tutto dipenderà dalla categoria e dalla percentuale di riduzione applicata per quel reddito.
Gli italiani attendono, sperando di poter trascorrere il Natale, forti di un leggero, andrebbe bene lo stesso, aumento di stipendio.
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