Le pensioni vengono erogate sulla base dei contributi e si possono verificare andando sul sito dell’INPS. Come fare se ci sono periodi mancanti?
Questo passaggio dovrebbe essere fatto periodicamente e con cadenza regolare per prendere atto di quanto riportato e che tutto sia in linea con quanto dovrebbe, in regola, senza omissioni. Il problema è che spesso nessuno lo fa, quindi si rende conto del problema e del mancato versamento dei contributi solo in età pensionabile.
Tale procedura è importante perché omissioni rilevate al momento sono molto più facili da ripristinare rispetto a venti anni dopo quando i documenti sono difficili da trovare, e si rischia poi un buco nella contribuzione che si ripercuote direttamente sulla pensione.
Pensioni e contributi: come verificare l’estratto contributivo
L’estratto contributivo di ogni lavoratore è presente sul sito dell’INPS, bastano pochi secondi per accedervi e la procedura è molto facile. Qui vengono riportati tutti i contributi, sia quelli che saranno validi per la pensione che quelli da utilizzare ad altri fini. Sono suddivisi anche in base alla cassa in cui sono stati versati quindi in base al proprio lavoro e tipo di contratto.
Progressivamente questi vengono aggiornati e si può anche richiedere di integrare quelli di specifici periodi della propria vita, seguendo gli iter disponibili, ad esempio il riscatto per la laurea, il servizio militare ecc. Può capitare però che proprio verificando l’estratto contributivo ci si renda conto che mancano periodi oppure semplicemente alcuni contributi. Questo è un problema perché anche se il servizio è automatizzato, se mancano i contributi diventa difficile procedere con la pensione.
Quando la questione viene rilevata a breve, quando ancora si lavora, è molto più facile. Si invia all’INPS il documento di rettifica, si integrano i dati e tutto viene regolarizzato. Il problema è quando questo accade dopo, bisogna allora sanare la situazione e non è facile perché bisogna presentare un’istanza all’istituto, servono comunque dei documenti, soprattutto se relativi a periodi come la maternità o fuori dal rapporto di lavoro.
Quindi il consiglio degli esperti è di fare sempre le verifiche almeno una volta all’anno, per evitare che ciò accada. Con lo SPID servono pochi secondi e si può conoscere tutto dettagliatamente. Laddove ci siano problemi fare la segnalazione oppure recarsi direttamente all’ente territoriale. Si può parlare di contribuzione omessa oppure mancante, però bisogna fare attenzione perché se il datore di lavoro non ha versato determinati contributi si rischia anche che questi vadano in prescrizione e quindi di fatto siano persi.