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Smart working: quali sono le persone che possono richiedere il prolungamento

La nuova legge dispone la fine dello smart working ma, per alcune categorie, sarà possibile chiedere ancora un prolungamento del beneficio.

Durante la pandemia lo smart working è diventata la modalità di lavoro perfetta per consentire di lavorare a distanza in tutte quelle professioni dove la presenza fisica non era necessaria. Una decisione strategica che ha consentito di mandare avanti il Paese, nonostante il lockdown e i problemi.

Smart working prolungamento
Chi può continuare a lavorare in smart working (sulmonaoggi.it)

La possibilità è stata poi estesa, modificata, fino a quando non è stato deciso proprio in questi giorni, che ormai fosse tempo di tornare a lavorare, per tutti, a pieno ritmo direttamente nelle sedi relative. Per questo motivo è venuto a cadere ufficialmente.

Smart working, cambia tutto: per chi sarà disponibile

Tuttavia, non tutti sanno che lo smart working che tanto è diventato famoso durante e dopo il Covid, in realtà è un “beneficio” che esisteva già prima. Una modalità di lavoro da remoto riservato o per alcuni da contratto e quindi una possibilità offerta per andare a migliorare l’appetibilità della professione, o per altri invece che si trovano in specifiche condizioni.

smart working persone
Come avere ancora lo smart working (sulmonaoggi.it)

Coloro che lo prevedono già nel contratto, chiaramente hanno la possibilità di utilizzare questo strumento fino a quando sarà disponibile, nelle modalità previste e secondo le possibilità che sono offerte dal datore di lavoro. Per chi invece si trova in una situazione differente, quindi in un lavoro dove questo non è previsto, allora è possibile fare riferimento alla legge e a quelle che sono le indicazioni specifiche.

Il lavoro agile è stato determinato a livello nazionale dalla legge del 2017, secondo cui, come stabilito dalla normativa dal punto di vista legale, possono farne richiesta delle categorie particolari di persone ovvero: dipendenti con figli disabili, dipendenti con figli minori di 14 anni e personale fragile che rientra quindi chi rientra in queste categorie potrà continuare a beneficiare della possibilità, sulla base di quanto vigeva in precedenza rispetto al Covid.

In realtà sono moltissimi coloro che vorrebbero lavorare da remoto, è chiaro che non è possibile per tutte le professioni. Chi lavora al pc o comunque non ha bisogno materialmente di essere fisicamente presente sul posto di lavoro può appellarsi alla legge, cosa diversa è per coloro che svolgono un tipo di professione che richiede la presenza diretta. Il lavoro agile ha interessato l’89% delle aziende e il 62% della pubblica amministrazione, quindi dati importanti, come ha dimostrato una ricerca messa a punto solo in Italia.

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