Stai già comprando i panettoni per le feste di Natale? Fai attenzione, se vuoi fare bella figura scegli i migliori! Ecco la classifica.
Tutti gli anni di questi tempi ci riproponiamo di comprare un sostituto del panettone, per cambiare un po’! Ma tanto non ci riusciamo perché come si fa a festeggiare il Natale senza questo dolce. Appena lo vediamo sugli scaffali del supermercato già ci emozioniamo! È Natale! Con uvetta e canditi o senza non può mancare alla fine del pranzo è una tradizione ormai, ci riporta a quando eravamo bambini al pranzo con i nonni, all’allegria dell’infanzia.
Le origini di questo dolce sono ignote anche se tutti lo associamo a Milano sicuramente per il fatto che è un dolce tipico di quella zona e anche perché le prime industrie dolciarie che lo hanno commercializzato in tutta Italia, sono state Motta e Alemagna. Ditte milanesi che lo hanno prodotto in modo industriale partendo dalla ricetta del famoso pasticciere Angelo Motta che nel suo laboratorio lo creò nel 1919. Le leggende comunque sono molte una in particolare molto romantica: un pasticciere milanese che, innamorato perdutamente di una ragazza, crea questo dolce di Natale proprio per lei.
Il panettone ha avuto un tale successo anche a livello internazionale che hanno iniziato a riprodurlo in altri paesi europei, il fenomeno è stato così importante che si è reso necessario applicare una normativa per stabilire quali sono gli ingredienti e le lavorazioni perché un dolce possa essere definito “panettone”. Nel 2015 è stato varato un decreto legislativo per proteggere la specialità italiana. Il panettone deve contenere: farina di frumento, lievito naturale, zucchero, uova di categoria A fresche minimo 4 % e uvetta, scorze di arance candite al 20% per poter essere definito tale.
La qualità degli ingredienti determina ovviamente la bontà del panettone. Per esempio la presenza di canditi più grandi in dimensione oppure il cedro più pregiato, le uova che rendono la pasta più gialla e più appetitosa. Possono essere aggiunti dai produttori anche miele, malto e conservanti in quantità non superiori all’1%. In base a queste caratteristiche Altroconsumo ha stilato una classifica dei migliori in commercio al momento, parliamo di prodotti industriali ovviamente.
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