Il centravanti azzurro riprende il filo del discorso da dove si era interrotto, lo scivolone sui social del club tiene ancora banco
“Grazie a tutti, Dio vi benedica”, abbastanza conciso Victor Osimhen dopo aver ricevuto il Pallone d’Oro africano ai CAF Awards. In Marocco l’attaccante del Napoli è riuscito a piazzarsi davanti a Hakimi e Salah, riportando il premio in Nigeria dopo 24 anni – all’epoca fu un certo Nwankwo Kanu a vincerlo. Non una novità per il centravanti che nel 2015 era stato scelto come ‘miglior giovane’.
Nella storia della Serie A solamente in quattro hanno raggiunto lo stesso traguardo in passato: Eto’o e Kanu per l’Inter, Weah per il Milano e Mboma per il Parma. Avvicinato dai cronisti Osimhen è tornato a parlare dello spiacevole episodio che lo ha visto protagonista qualche tempo fa, quando per il rigore fallito contro il Bologna fu sbeffeggiato sui profili social dalla sua stessa squadra.
Victor Osimhen sull’affaire TikTok: “È stato uno stupido errore di un individuo”
Sta cercando di lasciarsi il momento buio alle spalle Victor Osimhen, il nuovo corso è stato inaugurato in grande, con la vittoria del Pallone d’Oro africano. Il premio gli è stato consegnato solamente qualche giorno fa a Marrakech, all’interno della cerimonia dei CAF Awards 2023. La decisione dell’attaccante di presenziare ha fatto storcere la bocca ai tifosi, soprattutto vista la vicinanza con la gara decisiva di Champions contro il Braga – poi vinta dal Napoli per 2 a 0 con gol del nigeriano.
Si è lasciato scivolare addosso le critiche, il centravanti prova a godersi il momento di serenità. Con la società sta ritrovando l’intesa di un tempo, come spiegato proprio durante l’evento. “Trattato male dal Napoli o da De Laurentiis? Assolutamente no”, ha esordito rispondendo ai giornalisti che lo hanno incalzato sulla gaffe social del club e poi ha ribadito: “È stato, e mi dispiace usare la parola, uno ‘stupido errore’ da parte di un individuo che ha pensato di poter usare una cosa del genere per scherzare su un nostro momento cruciale”.
Fu fondamentale in realtà il sostegno della dirigenza in quel frangente: “Io non sono stato felice di quel gesto, ma certamente De Laurentiis, suo figlio Edoardo e molti della società sono stati con me e mi hanno appoggiato. Loro mi hanno mostrato e spiegato la situazione. Quella persona che l’ha fatto è stata molto gentile con me”.
Una faccenda che ormai anche per Osimhen fa parte del passato: “La cosa più importante è che ho parlato con la persona responsabile e lui mi ha mostrato che era davvero dispiaciuto e poi abbiamo risolto tutto, quindi sono soddisfatto di loro. Adesso guardo al futuro, come lasciare tutto alle spalle. Questa è storia ormai chiusa”.
