Il ballerino ha raccontato a cuore aperto di una situazione che lo ha fatto soffrire molto in passato, rinato dopo una fase di ‘depurazione’
Ha ammesso di non esser stato attentissimo a tavola, il ballerino Roberto Bolle, nonostante la forma fisica invidiabile. In una lunga intervista è infatti uscito allo scoperto su uno dei momenti più difficili della sua carriera ma anche della sua vita privata. A un certo punto è arrivata improvvisa l’illuminazione: “Ho capito che mi stavo rovinando. Dovevo chiudere con quell’anarchia alimentare, rifugio effimero dello stress”, ha spiegato ai microfoni di Ok Salute.
Era diventato infatti impossibile conciliare la vita del professionista – ad altissimi livelli – con una dieta sregolata. In fondo, stiamo pur sempre parlando di un atleta e il suo fisico ne è una dimostrazione lampante. Il disagio in realtà è iniziato molto tempo fa, quando Bolle adolescente lasciò la sua casa in Piemonte per entrare nella Scuola di ballo del Teatro alla Scala; aveva solamente undici anni e fino ad allora i piatti della madre lo avevano fatto crescere in salute.
Il dramma di Roberto Bolle: “Ho rischiato moltissimo”
Per uscirne si è dovuto rivolgere a un professionista dell’alimentazione, per risolvere un disagio radicato nel profondo. Roberto Bolle rivela il retroscena inedito in un’intervista con Ok Salute, affrontando anche il tema della sua disfunzione alimentare: “Con il passare del tempo, un’alimentazione come quella cui mi abbandonavo rischiava di avere ripercussioni negative non solo sulla muscolatura ma sulla salute in generale”, ha spiegato.
Con la fama la situazione non è certo migliorata, anzi il ballerino ha rischiato seriamente di rimanere intrappolato in un circolo vizioso: “Con l’inizio della carriera internazionale aumentavano i successi e gli impegni. E più ero sottoposto a un crescendo di stress psicofisico più rinunciavo a controllare quel che mangiavo”. Poi la svolta improvvisa, con il fisico che lo implorava di cambiare e alla svelta.
“Ritornato a Milano, ho deciso che dovevo disintossicarmi dalle calorie killer. Un venerdì sera ho buttato tutte le pizze in scatola, le brioche e quant’altro nell’immondizia, e mi sono dedicato a tre giorni di depurazione a base di frutta, verdura e acqua a volontà”, poté in breve constatare i risultati e decise di farsi aiutare da un nutrizionista. Ora la sua dieta è naturalmente rivoluzionata: “Via libera a yogurt e ricotta, riso integrale e farro, carne e pesce, verdure cotte e crude, frutta a volontà; tutto distribuito in maniera equilibrata durante la giornata e condito da tanta, tanta acqua”.