Il bonus Renzi, il trattamento integrativo di 100 euro in busta paga, subisce una variazione e viene esteso anche ai lavoratori incapienti.
Fino al 2023 era destinato unicamente a coloro che avevano un’imposta maggiore rispetto alle detrazioni spettanti, quindi molti erano esclusi dal beneficio. Per il 2024 la situazione cambia e viene migliorata anche a fronte di chi prima non poteva percepirlo e ora invece lo troverà direttamente a fine mese.
Il calcolo generale ha subito delle variazioni, si tratta dell’esito della riforma fiscale e delle modifiche allo scaglione che avranno ripercussioni su moltissimi aspetti differenti. Nello specifico, in questo caso, si parla dei soggetti incapienti a cui prima il bonus non era destinato.
Bonus Renzi esteso: chi potrà beneficiarne nel 2024
Tutto parte dalla modifica dell’Irpef che ha portato una conseguenza sul reddito annuo. Attualmente i lavoratori possono avere una detrazione massima di 1880 euro, per il 2024 invece questa sarà di 1955 e quindi si alza la no tax area che prima era di 8174 euro e diventa di 8500 euro. Queste variazioni hanno ripercussioni anche sui bonus. Fino al 2023 gli incapienti non potevano averla, ora non solo cambia il calcolo ma anche questa specifica. Nella Legge di bilancio c’è un apposito passaggio che chiarisce proprio questo punto e che segna una svolta importante anche sul profilo economico.
“Per l’anno 2024 la somma a titolo di trattamento integrativo, di cui all’articolo 1, comma 1, primo periodo, del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2020, n. 21, è riconosciuta a favore dei contribuenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro qualora l’imposta lorda determinata sui redditi” viene specificato direttamente nel testo.
Resta sempre valida la questione dei lavoratori e delle imposte, tuttavia quello che cambia è che l’importo subisce una modifica. Bisogna, sostanzialmente, sempre ricordare che l’imposta lorda deve essere superiore alle detrazioni, da queste però viene sottratto un importo di 75 euro in base al periodo di lavoro effettivo, quindi vanno ad aumentare le detrazioni. In sintesi, tutti i lavoratori che oggi rientrano tra gli 8174 euro e gli 8500 euro e che non ne hanno diritto, dal 2024 invece potranno beneficiarne.
Non aumenti direttamente la platea, quando piuttosto un valore che porterà di conseguenza anche ad aumentare i beneficiari a patto che rientrino in questo tipo di scaglione. Resta poi invalido per chiunque superi la soglia degli 8500 euro. Le modalità di erogazione sono le medesime quindi senza farne richiesta spetterà in automatico sulla busta paga a fine mese, con una voce specifica che lo riporta come beneficio addizionale.