Che cosa succede se i minorenni fumano? Quale sono le conseguenze? Sembra essere prevista una multa da 8 mila euro. Ma entriamo nello specifico.
Quante volte è capitato di vedere un ragazzo giovane fumare e pensare che quella non fosse decisamente la cosa giusta; ebbene la legge sotto questo punto di vista appare abbastanza contraddittoria: partiamo dal presupposto che in linea di massima la legge vieta di vendere o comunque procurare ai minori prodotti a base di tabacco, comprese le sigarette elettroniche o contenitori di liquido di ricarica, con presenza di nicotina.
E in caso di situazione contraria, la pena può essere davvero gravosa e andare da 500 a 3.000 euro, senza contare la sospensione per quindici giorni della licenza all’esercizio dell’attività e nel caso in cui la cosa fosse andata avanti per più di una volta la sanzione può arrivare anche da 1.000 a 8.000 euro con la revoca della licenza.
Detto questo però, nel caso in un poliziotto o una forza dell’ordine dovesse vedere un minore fumare, non potrebbe fare davvero nulla e per questo motivo le cose non sono davvero troppo chiare.
Minorenni e sigarette: è reato dare le sigarette a chi non ha 18 anni?
Insomma le cose sono davvero complicate, perchè se la vendita ai minori è vietata, la vera domanda è chi da le sigaretti a chi ha meno di diciotto anni? Nella maggior parte dei casi viene da pensare che un amico maggiorenne provvede a comprare il tutto e poi passarle a chi ha meno della sua età.
Un particolare che non dovrebbe succedere, le regole parlano chiaro, ma il tabaccaio che vende sigarette a una persona maggiore d’età non è per forza tenuto a sapere il giro che faranno poi le sigarette stesse, a meno che non abbia la certezza; in caso diverso non rischia davvero nulla. Stessa cosa dicasi per un genitore, questo non deve subire nessuna conseguenza legale se lascia il pacchetto delle sigarette in giro e i figli ne rubano qualcuna per poterla fumare.
E ancora, non sono responsabili i genitori nemmeno se non impediscono al figlio di fumare, un particolare di cui al massimo si potrebbe tenere conto è il vedere magari un genitore che fuma davanti al figlio piccolo costringendolo di fatto a inalare del fumo passivo, ma nulla di più.
“La responsabilità dei genitori per non impedire al figlio di fumare è anche correlata all’età del minore: un bambino che ha compiuto 14 anni è ormai capace di discernimento, anche se ancora non ha acquisito la piena capacità giuridica d’agire” questo dice la legge.