Tra le novità in arrivo nel 2024 c’è anche il “Superbonus per i poveri”: vediamo come funziona e chi può usufruirne.
Il tanto discusso Superbonus è ancora un tema caldo nell’agenda politico-economica nazionale, con accese polemiche sulle criticità che hanno caratterizzato la gestione di questo intervento così come concepito fino a questo momento. Nell’ambito della revisione del Pnrr è stata approvata una serie di modifiche sostanziali alla regina delle agevolazioni dedicate alla riqualificazione energetica ed edilizia degli immobili. E la parola chiave del momento è “Superbonus per i poveri”. Cosa significa esattamente?
Come ormai tutti sanno, negli ultimi anni il Superbonus ha garantito ai cittadini e alle famiglie italiane un importante sostegno economico volto alla copertura delle spese destinate agli interventi di riqualificazione delle loro case. Ma una delle principali critiche mosse dai detrattori è quella di aver congegnato una misura per ricchi. Ed è proprio su questo aspetto che si è voluto intervenire con la revisione del Pnrr.
Il nuovo Superbonus dalla A alla Z
Il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha illustrato le ultime novità sul Superbonus nel corso della conferenza stampa dedicata alla presentazione del piano in versione riveduta e corretta. Con l’occasione si è precisato che è stato istituito un fondo di 1,381 miliardi di euro in favore di giovani e famiglie a basso reddito dedicato agli interventi edilizi per l’efficientamento energetico degli immobili di edilizia abitativa pubblica e dei condomini. Il tutto con l’obiettivo di superare le criticità e le problematiche finora create dal meccanismo del Superbonus.
Insomma, rispetto alla versione precedente del Superbonus, cambia la platea dei potenziali beneficiari e, soprattutto, cambiano gli importi. I numeri non sono ancora certi e definitivi, ma molto probabilmente il “Superbonus per i poveri” frutto della revisione del Pnrr andrà a coprire circa il 65-70 per cento della spesa sostenuta dai contribuenti.
Tuttavia, come accennato, il contributo per gli interventi di riqualificazione degli immobili sarà riservato esclusivamente a edifici pubblici e abitazioni di famiglie con redditi particolarmente bassi e che versano in condizioni di difficoltà economica. In buona sostanza, dunque, a chi ne ha più bisogno. Nei prossimi mesi saranno definiti con esattezza i meccanismi del concreto funzionamento del “nuovo” Superbonus, con tutte le clausole e le eccezioni del caso. La speranza è che stavolta tutto fili più liscio…