Ogni ricetta media ha 4 classi differenti che permettono di individuare un tempo massimo di attesa e vanno sempre rispettate.
La ricetta è il documento emesso dal medico per procedere alla richiesta di visite, esami specialistici, farmaci specifici e ha un codice specifico, un tempo di utilizzo con data di scadenza e tantissimi elementi particolari che hanno però un valore veramente determinante.
Conoscere questi dettagli è importante per capire come svolgere al meglio le successive prenotazioni, quindi anche come viene organizzato il tutto, a cosa serve la ricetta dematerializzata o quella rossa cartacea, oppure quella bianca.
Ricette e prenotazioni: le classi di priorità
Per qualunque tipo di prestazione specialistica o diagnostica, erogate in una struttura pubblico o privata di tipo accreditato, viene richiesta un’impegnativa. Con questo termine si indicano in maniera generica le varie tipologie di ricette che sono rilasciate dal medico o pediatra.
In ogni ricetta possono essere inserite un massimo di 8 prestazioni, questo documento ha una validità di 2 anni quindi dal momento in cui il medico la compila prescrivendo quel dato esame ed entro i 24 mesi successivi si potrà sempre procedere alla prenotazione.
Una cosa che molti però non conoscono è quella delle classi di priorità che sono relative proprio alla singola ricetta e che permettono di avere un’idea chiara sull’urgenza di quella prestazione. La ricetta può essere urgente, allora la prestazione va erogata entro 72 ore, oppure breve, da erogare entro 10 giorni, differibile, da erogare in 30 giorni per le visite e 60 per le prestazioni strumentali, programmabile entro 120 giorni.
Per prenotare una visita presso un centro, ospedale o struttura basta chiamare il Cup regionale dal lunedì al venerdì e in parte anche il sabato, prenotare direttamente presso una farmacia, compilare un modulo online o richiedere di essere contattati. Possono essere determinati primi accessi quelli che sono relativi a forme già presenti che hanno subito una variazione importante, invece si considerano dei follow up i momenti successivi di controllo.
La ricetta va sempre custodita e poi consegnata al momento opportuno quando si esegue la visita o l’esame. Bisogna però specificare in fase di prenotazione il codice e quindi anche il tipo di priorità che è stata determinata altrimenti sarà messa la persona in lista laddove non ci siano esigenze particolari, attendendo quindi il normale decorso in base alle prenotazioni effettuate. Questo passaggio è essenziale per ottenere l’effettiva prescrizione dell’esame e quindi la procedura richiesta in tempi brevi.