Il ticket sanitario permette, in base al reddito, di ottenere delle esenzioni totali o parziali per visite, esami specialistici e medicine.
L’assistenza sanitaria in Italia è garantita a tutti, quindi coloro che hanno un basso reddito economico o patologie croniche e devono quindi ripetere nel tempo esami e controlli sono tutelati dal Sistema Sanitario Nazionale e possono fare richiesta di ticket. Questi sono divisi in due grandi categorie, per reddito o per patologia. Si richiedono all’Asl di competenza territoriale e per ognuno viene assegnato uno o più codici che sono cumulabili tra loro.
Questo vuol dire che è possibile ottenere anche più di un’esenzione, poichè talvolta ognuna ha specificità differenti sulla fascia di prezzo che riesce a scontare. Per quanto riguarda le esenzioni legate al reddito, queste sono sempre connesse all’ISEE che è bene pertanto aggiornare annualmente per avere un quadro chiaro della situazione economica relativa.
Per comprendere quale ticket spetta a ogni nucleo familiare bisogna fare riferimento da un lato al reddito, quindi alla fascia di appartenenza e dall’altra alle specificità di ogni codice. C’è quello per disoccupati, famiglie con bambini, anziani, disabili. Quindi da questi due fattori deriva poi quale codice spetta e anche come andare a certificare la propria condizione. La domanda di esenzione può essere fatta online, per le regioni che hanno il servizio attivo, oppure direttamente all’Asl del proprio territorio di residenza, e va rinnovata una volta all’anno. Laddove le condizioni economiche dovessero cambiare, bisogna sempre darne avviso.
I codici con relative soglie economiche disponibili sono:
Questi sono i codici di base e i redditi stimati che possono subire degli aggiornamenti annui in base all’inflazione. Per tutti gli altri codici e le specificità regionali bisogna valutare il quadro complessivo presso l’Asl di competenza o chiedere una valutazione al medico di base. Una volta richiesto e attivato il codice questo viene immesso direttamente nel database del medico e da quel momento si ottiene la ricetta con il codice di esenzione diretto.
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