Non solo per quello, ma sicuramente anche per quello, il Reddito di Cittadinanza è stato cessato. Parliamo del lavoro e del fatto che per colpa del sussidio, molti datori di lavoro hanno dichiarato di non aver trovato manodopera. Su questo le correnti di pensiero sono state subito due.
Perché dal lato dei beneficiari del sussidio, sono gli scarsi stipendi e le condizioni di lavoro offerte dai datori di lavoro ciò che hanno causato questa carenza di personale. Lasciando da parte le posizioni, con la verità che come sempre potrebbe trovarsi nel mezzo, oggi parliamo proprio di lavoro. E lo facciamo in riferimento alla Legge di Bilancio e alle novità per questo settore lavorativo. Con un Bonus stipendio del 15% ai lavoratori del settore.
Perché parliamo di settore turistico e alberghiero? Perché è quello che maggiormente ha visto penuria di addetti ed ha causato le polemiche intorno al Reddito di Cittadinanza. Nella manovra finanziaria del Governo, ecco che in materia di welfare aziendale per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere, nasce un trattamento integrativo speciale che riguarda lavoro notturno, lavoro straordinario e festivi. Un autentico Bonus che porta ad un ritorno maggiore svolgendo ore in più di lavoro o svolgendo attività di notte o nei festivi. Un vantaggio evidente e pari al 15%.
Nello specifico per i mesi di stipendio fino a giugno 2024, viene introdotto un Bonus del 15% di stipendio (quello lordo utile ai fini previdenziali) in più per le ore di lavoro straordinario, notturno o festivo. Più che introdotto, il Bonus viene esteso, dal momento che per la prima volta rientrano anche i lavoratori della ristorazione. Soldi in più che non concorrono alla formazione del reddito complessivo del lavoratore anche se vengono inserite nella Certificazione Unica. La novità riguarda lavoratori di aziende del settore turistico e alberghiero e della somministrazione di alimenti e bevande.
Quindi dal barista al cameriere, dall’addetto spiaggia dello stabilimento balneare all’addetta alle camere in Hotel. L’unico vincolo per rientrare nel beneficio è il reddito del lavoratore, che non deve essere superiore a 40.000 euro. Per ottenere il Bonus bisogna presentare domanda al datore di lavoro indicando il reddito da lavoro 2023. Infatti sarà il datore di lavoro ad anticipare il surplus al lavoratore, salvo poi recuperare tutto con i classici conguagli fiscali.
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