Se c’è un incubo ricorrente per milioni di pensionati questo incubo è senza dubbio quello di dover restituire la pensione già percepita. Un caso che rischia di diventare sempre più diffuso è quello relativo a dei divieti che i pensionati non sanno di avere nel momento in cui vanno in pensione.
Parliamo del divieto di cumulare i redditi da lavoro con i redditi da pensione. Sono due le misure che prevedono questo obbligo e alcuni casi di cronaca appena evidenziati dimostrano come il rischio sia davvero elevato.
L’INPS chiede 12 mesi di pensione indietro a chi commette questo errore
Per la Quota 103 e per l’APE sociale nel 2024 vige il divieto di cumulare i redditi da pensione con i redditi da lavoro. L’unica eccezione e quindi l’unico lavoro che si può svolgere è quello derivante dal lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro di reddito annuo. Questo significa che una volta presa la pensione a 63 anni e 5 mesi con l’APE sociale o a 62 anni con la Quota 103, il beneficiario di questa prestazione non deve assolutamente svolgere attività lavorativa. Nel caso in cui all’INPS risulti che l’interessato non ha mantenuto fede a questo obbligo c’è il rischio di dover restituire la pensione percepita. Un rischio davvero rilevante quindi e adesso vedremo come.
Addio pensione e soldi da restituire a chi non sta attento
Questo obbligo valeva già per le vecchie Quota 100 e Quota 102. Ed è proprio in relazione alla Quota 100 che un recente caso di cronaca proveniente dal Trentino dimostra come il rischio di dover restituire la pensione all’INPS sia piuttosto rilevante in questi casi. Anche se il lavoro svolto è di poche centinaia di euro. Un ex fornaio della Provincia di Trento deve restituire all’INPS le mensilità di pensione dell’anno 2021, perché ha lavorato per 30 giorni presso una pescheria di un suo parente, a cui non ha potuto dire di no perché cercava aiuto. Per un utile inferiore a 300 euro, l’interessato adesso deve restituire la pensione percepita quell’anno. Infatti era andato in pensione con la Quota 100, su cui vigeva l’obbligo prima citato. Può sembrare strano che l’INPS chiede 12 mesi di pensione indietro a fronte di un lavoretto di poco conto, ma effettivamente la situazione è questa.
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