Gli investitori si interrogano sulla possibilità che il mercato italiano mantenga la sua sovraperformance rispetto alle altre piazze finanziarie mondiali nel 2023 anche nei prossimi mesi. In altri termini, la corsa del Ftse Mib potrebbe continuare nel 2024? Vediamo cosa dicono i multipli di mercato e l’analisi grafica.
Le indicazioni dei multipli di mercato
Gli investitori si interrogano sulla capacità del mercato italiano di mantenere la sua sovraperformance nella regione nei prossimi mesi. Secondo i multipli di Borsa, le probabilità sembrano elevate, ma una valutazione completa richiede anche la considerazione di variabili macroeconomiche e geopolitiche. Analizzando i multipli, il rapporto Price/Earning (P/E) medio delle azioni italiane risulta inferiore a quello europeo, indicando che il mercato italiano è più conveniente. Questa discrepanza si riflette anche in altri multipli come il rapporto P/B e il P/S. Valori più bassi nei multipli italiani suggeriscono che gli investitori potrebbero essere più cauti, indicando la possibilità di ulteriori apprezzamenti sui titoli italiani rispetto al mercato europeo, suggerendo un eccesso di fiducia o prezzi non coerenti con i fondamentali nella regione europea.
Secondo l’analisi dei multipli di Borsa, quindi, sembra che le prospettive siano favorevoli, ma è essenziale considerare anche altri fattori cruciali, come le variabili macroeconomiche e geopolitiche, per ottenere un quadro completo.
La corsa del Ftse Mib potrebbe continuare nel 2024? La parola all’analisi grafica
Visti i massimi e minimi crescenti, e le medie incrociate al rialzo, la tendenza in corso sul Ftse Mib è rialzista. Tuttavia, nelle ultime settimane stiamo assistendo a un rallentamento della spinta rialzista, tanto che le medie stanno per incrociare nuovamente al ribasso.
Le prossime settimane, quindi, potrebbero essere decisive per capire se il Ftse Mib riuscirà a ripetere nel 2024 la performance del 2023. Un chiare segnale in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 32.609. In questo caso quota 40.000 potrebbe essere un obiettivo realistico.
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