Non tutti gli abiti sono per tutte le stagioni della vita. Vi sono mesi in cui il cappotto è d’obbligo, e in altre in cui anche la T shirt sembra essere di troppo. Lo stesso vale nel Mondo degli investimenti. Nel tempo i mercati offrono dei timing più favorevoli a caricare dei prodotti ad alto rischio, anche nel caso dei bond, e mantenere il pericolo sotto controllo. Ma come fare?
Negli anni gli esperti hanno sviluppato decine e decine di strategie operative. Si spazia da quelle più astruse e stravaganti a tante altre più semplici, fattibili e alla portata del piccolo investitore. A quest’ultimo riguardo, ecco una strategia per investire con successo in obbligazioni e titoli di Stato a basso ed alto rischio e massimizzare il rendimento: il metodo Barbell.
Una strategia vincente per investire sulle obbligazioni
Partiamo dal nome del metodo, Barbell. Il termine allude ai bilancieri che si incontrano normalmente in una palestra. Si tratta di barre, in vario materiale e varie lunghezze, che collegano due pesi posti alle due estremità.
Nel caso del portafoglio Barbell, l’asta collega due strumenti di investimento con diverso grado di rischio, uno alto e uno basso. Il portafoglio, quindi, non contempla la presenza al suo interno di prodotti a rischio medio.
La tecnica nasce prettamente per il mercato obbligazionario, ma con le giuste modifiche la si può applicare anche ad altre asset class.
Ecco una strategia per investire con successo in obbligazioni e titoli di Stato a basso ed alto rischio e massimizzare il rendimento
Come si implementa concretamente il metodo Barbell? La strategia suggerisce di inserire in portafoglio bond ad alto e a basso grado di rischio, in modo da mitigarlo. I primi offrono alti potenziali di guadagno nel medio-lungo termine. Tuttavia, sono quelli più esposti a forti crolli dei prezzi quando i mercati obbligazionari sono nel bel mezzo di una tempesta.
Questo ruolo lo assolvono i titoli lunghi a elevata duration. Essi in genere danno ricche soddisfazioni quando è in corso, o sta per avviarsi, la stagione dei tagli dei tassi di interesse. Ad esempio, fiutando la possibile, futura svolta operativa delle Banche Centrali, di recente moltissimi di questi bond hanno realizzato performance a doppia cifra, anche fino a sfiorare il 50%.
I titoli a basso rischio sono invece quelli a durata corta, cioè che scadono nel giro di pochi anni. Sono molto utili per preservare il capitale giacché reggono meglio alle crisi dei mercati, ma il grosso degli introiti deriva quasi esclusivamente dal flusso cedolare. Pertanto sarebbe saggio sceglierli tra quelli ad alto rendimento, anche intorno al 4-5% lordo annuo.
Perché questa strategia risulta in genere vincente
Ora, perché adottare simili strategie operative e quando esse risultano mediamente più vincenti del solito? La risposta è relativamente semplice.
È pur vero che nessuno sa esattamente dove sono diretti i mercati, ma le serie storiche dimostrano che nel lungo periodo tendono a salire. Pertanto se si acquista nella fase terminale di una tempesta finanziaria e si mantiene il prodotto a lungo termine, si aumentano notevolmente le probabilità di successo.
Oggi nessuno sa con certezza come saranno i tassi tra 18 o 36 e 72 mesi. Tuttavia, è plausibile pensare che il peggio sia alle spalle o giù di lì, per cui è legittimo essere moderatamente ottimisti sul futuro.
Ancora, per innalzare la probabilità di successo del metodo è importante dosare bene il portafoglio. Cioè inserire una buona dose di bond a basso rischio e il resto con titoli più speculativi, magari acquistati quando i rendimenti sono ai loro massimi di periodo. Nel lungo termine il metodo Barbell non dovrebbe deludere l’investitore.