Le previsioni sull’andamento del petrolio sono da sempre un esercizio complicato in quanto dipendono da moltissimi fattori. Tuttavia, il grafico dei prezzi raramente mente, per cui si possono effettuare previsioni con buona accuratezza. In questo articolo confrontiamo le indicazioni che arrivano dagli analisti di Commerzbank, in particolare nel caso di elezione di Trump, con quelle dell’analisi grafica.
Commerzbank ha analizzato le possibili implicazioni di una seconda presidenza di Donald Trump sul mercato del petrolio post-elezioni statunitensi.
Un aspetto rilevante sarebbe l’impatto sulla produzione petrolifera nazionale, poiché è probabile che Trump elimini gli ostacoli imposti alle compagnie petrolifere statunitensi. Nonostante i tribunali potrebbero ancora bloccare nuovi impianti, gli esperti indicano che ciò potrebbe innescare un aumento significativo della produzione di petrolio negli Stati Uniti, rendendoli il principale produttore ed esportatore mondiale, influenzando al contempo i prezzi dell’oro nero e complicando i tagli alla produzione dell’OPEC+.
Inoltre, Commerzbank suggerisce che l’Arabia Saudita potrebbe dover decidere se mantenere una produzione ridotta o aumentarla, mettendo a rischio la quota di mercato. Infine, Trump potrebbe adottare una posizione più dura nei confronti dell’Iran, rafforzando le sanzioni petrolifere statunitensi e restringendo l’offerta globale di petrolio, ma compensata da un aumento dell’offerta negli Stati Uniti.
Allo stato attuale il grafico di lungo periodo (mensile) sul periodo non da’ certezze in quanto è molto contrastato. È da oltre un anno, infatti, che le quotazioni si stanno muovendo intorno al livello 72,77 $ secondo riuscire a prendere una precisa direzione. Ci sono state, infatti, numerose chiusure mensili sopra e sotto questo livello, ma il movimento è sempre stato frenato da altri ostacoli.
Al rialzo a fare da tappo è stata area 100 $, mentre al rialzo è stato il supporto in area 59,32 $. Solo la in chiusura mensile di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni del petrolio.
Al momento, quindi, il futuro è aperto a qualunque scenario. Una conferma della direzione presa potrebbe arrivare dal monitoraggio dei livelli indicati precedentemente.
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