Il primo appuntamento BCE dell’anno è andato a vuoto sul fronte del taglio dei tassi di interesse, ma era un esito in larga parte atteso. Al momento i mercati non mettono in discussione l’imbocco di tale sentiero, ma il quando tutto questo avverrà. Per la prima sforbiciata dovremo attendere il 2° o il 3° trimestre 2024?
Al momento non è dato saperlo, e più in generale le Banche Centrali si muoveranno in base ai dati macro che di mesi in mese si produrranno. Intanto i mutuatari, attuali e potenziali, continuano a studiare le migliori alternative presenti sul mercato. Ad esempio, un mutuo casa da 180.000 euro a tasso variabile a 25 e 30 anni quanto costa a febbraio?
La rata di un mutuo di durata a 25 anni
Immaginiamo un mutuatario nato nel 1986 residente in una città del Centro Italia, dipendente a tempo indeterminato e con un reddito netto (richiedenti) di 2.900 €. Ancora, ipotizziamo che l’immobile si trovi nella stessa città e sia stato già individuato. Stimiamo in 250mila € il suo valore di mercato, mentre l’importo chiesto in banca lo fissiamo in 180.000 € (72% del prezzo dell’appartamento).
Con esclusivo riferimento ai tassi di interesse variabili, vediamo quali sarebbero le attuali migliori offerte di mercato a lungo termine. Per farlo ci serviamo dei servizi offerti da una nota piattaforma online specializzata nella comparazione di prodotti finanziari, mutui inclusi. Le prime 7 proposte sarebbero al momento le seguenti:
- ING (mutuo green): prima rata a 992,07 €, TAEG 4,70%;
- Unicredit (mutuo green): rata mensile di 1.012,18 €, TAEG al 4,89%;
- ING: prima rata a 1.012,85 €, 4,91% di TAEG;
- Banca MPS (mutuo green): rata mensile a 1.022,49 €, TAEG 5,04%;
- BPER Banca (mutuo green): rata mensile a 1.036,59 €, TAEG 5,09%;
- Banca MPS: 1.032,85 € di rata mensile, 5,14% di TAEG;
- Unicredit: 1.042,22 € di rata mensile, TAEG al 5,19%.
Un mutuo casa da 180.000 euro a tasso variabile a 25 e 30 anni quanto costa a febbraio?
Sulla durata a 30 anni le rate medie mensili scendono perché, appunto, si allunga la durata complessiva (e quindi il suo costo) del rimborso del prestito. Ad esempio le prime 7 soluzioni che incontriamo sulla piattaforma consultata sarebbero queste:
- ING (mutuo green): prima rata a 904,63 €, 4,68% di TAEG;
- Unicredit (mutuo green): rata mensile di 924,27 € e TAEG al 4,88%;
- ING: prima rata a 926,40 €, TAEG 4,89%;
- Banca MPS (mutuo green): 935,06 € di rata mensile e 5,03%di TAEG;
- BPER Banca (mutuo green): rata mensile e TAEG pari a, nell’ordine, 953,12 € e 5,11%;
- Banca MPS: rata mensile a 945,92 € e 5,13%di TAEG;
- Unicredit: rata mensile e TAEG pari a, rispettivamente, 955,75 € e 5,18%.
Avvertenze finali al Lettore
Chiudiamo infine con alcune, doverose precisazioni al Lettore. Le soluzioni illustrate sopra attengono a un ipotetico profilo mutuatario che non per forza coincidono con la propria situazione personale. Anzi!
In secondo luogo si tratta di un mercato in perenne movimento, per cui le condizioni odierne domani potrebbero cambiare. Infine ricordarsi che su qualunque prestito, di breve o medio-lungo termine, la parola ultima e definitiva spetta solo a chi quei soldi li concederà: la banca interpellata.