Per molte famiglie l’Assegno Unico e Universale sui figli a carico è stato fondamentale come sostegno alla genitorialità. Un Assegno che ha fatto molto comodo a molte famiglie e su cui ancora oggi ed in futuro, le famiglie contano. Ecco perché qualsiasi novità sulla misura interessa una moltitudine di persone.
L’Assegno Unico è stato appannaggio di disoccupati, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pure di beneficiari del Reddito di Cittadinanza. E sarà appannaggio anche anche di chi adesso prende o prenderà l’Assegno di Inclusione o il Supporto Formazione e Lavoro. Ma in quest’ultimo caso bisogna stare attenti. Perché sono solo due le mensilità 2024 in pagamento. Due mesi salvaguardati dalla Legge e poi bisognerà passare ad una nuova domanda.
L’Assegno Unico e Universale sui figli a carico è una misura che per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza è stata concessa ad integrazione dello stesso sussidio. Una sorta di componente aggiuntiva mese per mese sulla stessa card dove mensilmente gli interessati prendevano il Reddito di Cittadinanza. E per i mesi di gennaio e febbraio, queste famiglie continueranno a godere dell’Assegno Unico come in passato.
Con bonifici direttamente su quella card gialla del Reddito di Cittadinanza, anche se il vecchio sussidio dal primo gennaio è cessato. In altri termini sulla card gialla RDC ancora per due mesi arriveranno solo i soldi dell’Assegno Unico. Ma solo per due mesi, perché per i vecchi beneficiari del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno Unico figli a carico è garantito solo per 2 mesi. Anche se per le stesse famiglie adesso è stato concesso l’Assegno di Inclusione o il Supporto Formazione e lavoro.
Nessuna carenza di risorse, nessun limite nelle erogazioni e nessun divieto di cumulare Assegno di Inclusione ed Assegno Unico. Il fatto che al momento l’Assegno Unico figli a carico per famiglie che prendono sussidi vale solo per due mesi, dipende da un obbligo prestabilito. Per prendere la mensilità di marzo di Assegno Unico e Universale sui figli fino a 21 anni di età le famiglie interessate che prendono l’Assegno di Inclusione, devono necessariamente presentare una nuova domanda all’INPS.
Per il momento questa possibilità non c’è, e chi prova a presentare domanda, si troverà, non appena inserirà i codici fiscali dei figli sul formulario presente sul sito INPS, si troverà un errore bloccante. Infatti la procedura sottolineerà che il figlio indicato è presente in un’altra domanda. Presto però gli interessati dovrebbero trovare sbloccata la procedura, con cui andare a richiedere nuovamente l’Assegno Unico sui figli a carico. E se la domanda viene presentata entro il mese di giugno, ci dovrebbero essere gli arretrati per i mesi precedenti. Con domande ritardate invece, l’Assegno Unico avrebbe decorrenza dal mese di domanda.
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