Per chi pianifica investimenti di lungo periodo, il mercato azionario dell’India potrebbe essere un’ottima opportunità. A supportare questa affermazione ci sono sia la storia che le previsioni di una delle maggiori case di affari a livello mondiale.
L’India ha dimostrato di essere una potenza economica emergente con 91 azioni che tra il 2012 e il 2022 hanno guadagnato oltre il 1.000%. Questa performance evidenzia non solo la crescita del PIL, ma anche le strategie aziendali adottate.
Settori chiave come beni di consumo e beni di prima necessità rappresentano il 38% del panorama economico, con aziende come Britannia Industries e Minda Industries in primo piano. La diversificazione internazionale e l’innovazione sono stati elementi chiave per il successo di aziende come Tata Consultancy Services nel settore IT. L’India ha sfruttato la crescita del settore industriale e dei materiali di base, generando multinazionali competitive globalmente. Nonostante valutazioni elevate, le opportunità di investimento persistono poiché molte aziende cercano di espandersi oltre i confini nazionali, diversificando le loro fonti di reddito. È cruciale per gli investitori considerare il potenziale di crescita a lungo termine delle aziende indiane oltre al valore nominale delle azioni.
Morgan Stanley Investment Management, attraverso un’analisi condotta da vari esperti, sottolinea i punti di forza dell’India per gli investimenti azionari, prevedendo un’ulteriore accelerazione della crescita nei prossimi dieci anni e l’emergere di nuove opportunità.
Si prevede un aumento del PIL pro capite da 2.400 a oltre 3.800 dollari entro il 2032. L’analisi compara l’India con gli Stati Uniti degli anni ’80, evidenziando similitudini nei driver della crescita come il sistema regolatorio, i consumi e la predominanza del settore privato. L’India sembra seguire una traiettoria simile a quella degli USA, con un potenziale di crescita molto interessante per i prossimi 10 anni.
L’attrattività dell’azionario indiano nel lungo termine è aumentata grazie alla crescente quota di risparmi investita in azioni dalle famiglie. A livello domestico, il risparmio gestito ha raggiunto circa 350 miliardi di dollari con un aumento di 10 volte dal 2014, mentre i piani di investimento individuali mostrano flussi significativi. Settori come il lusso, i viaggi, la ristorazione e la sanità sono identificati come aree di opportunità grazie all’aumento della spesa per consumi in una popolazione giovane e urbanizzata.
Nonostante i mercati finanziari indiani abbiano prodotto forti ritorni, molti investitori non hanno sfruttato appieno le opportunità. Si prevede che l’accelerazione della crescita economica e dei redditi delle famiglie offrirà nuove opportunità di investimento attraenti per le aziende ben gestite.
Incominciamo col dire che il Nifty50 è un indice del mercato azionario indiano di riferimento che rappresenta la media ponderata di 50 delle più grandi società indiane quotate alla Borsa Nazionale.
Nei grafici seguenti è mostrato l’andamento del Nifty50 confrontato con quello dell’S&P500 per tutto lo storico a disposizione (dal 1996 in poi) e a partire dal minimo del 2020 post pandemia.
Notiamo come in entrambi i casi il mercato indiano abbia fatto meglio di gran lunga quello americano.
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