Datori di lavoro o INPS? a chi comunicare i codici fiscali dei figli per ottenere il Bonus mamme 2024 da 3.000 euro? la domanda sorge spontanea, anche perché l’unica cosa certa è che il Bonus è fruibile. Le istruzioni dell’INPS uscite da qualche giorno, hanno confermato l’agevolazione, ma non è stato chiarito il meccanismo di richiesta. Ecco che perfino la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha preparato un modulo di richiesta per facilitare l’accesso al Bonus per queste mamme.
Prima di approfondire il da farsi, meglio un rapido riepilogo del Bonus e di cosa si tratta. Per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato che hanno avuto 3 o più figli, ed in via eccezionale nel 2024 per quelle con almeno 2 figli, ecco il Bonus mamme 2024 da 3.000 euro. Si tratta di uno sgravio dei contributi a carico della lavoratrice che la stessa può sfruttare fino a quando il suo figlio più piccolo arriva a 18 anni di età. Per il 2024, e per le mamme con due soli figli avuti, lo stesso sgravio è valido fino al compimento dei 10 anni di età del figlio più piccolo. Il Bonus può arrivare a massimo 3.000 euro di sgravio. Il 9,19% della retribuzione, che in genere la lavoratrice destina come contribuzione previdenziale a proprio carico, resterebbe in busta paga come incremento di retribuzione.
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, recependo i dettami della Legge n° 213 del 2023, cioè della Legge di Bilancio del Governo Meloni, ha dato seguito alla circolare INPS n° 27 del 2024, di cui parlammo in un altro nostro articolo. Nella circolare l’INPS specificò che bastava comunicare al datore di lavoro il codice fiscale di ciascun figlio. In pratica, basterebbe, secondo queste notizie, che la lavoratrice manifesti al datore di lavoro la sua volontà di avvalersi del Bonus, semplicemente indicando i figli che ha avuto. Questo in modo tale che nelle dichiarazioni retributive canoniche a cui i datori di lavoro sono chiamati ad adempiere, questi segnalino l’esonero dal versamento della quota di contribuzione a carico della lavoratrice.
Molti datori di lavoro non sanno che fare. Ecco quindi che l’INPS ha già annunciato che presto sarà disponibile una applicazione sul sito ufficiale con cui le lavoratrici interessate potranno comunicare i dati dei figli. Salvando, per le richiedenti, anche il diritto agli arretrati da gennaio 2024. Ricapitolando, o si comunica al datore di lavoro il codice fiscale di ciascun figlio, magari usando il modulo della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, oppure si aspettano buone nuove dall’INPS con la promessa nuova applicazione.
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