Qualche giorno fa la società del cane a sei zampe ha presentato i dati relativi al 2023. La reazione del mercato non è stata molto positiva e anche gli analisti hanno reagito male alla comunicazione societaria. A questo punto, quale potrebbe essere il futuro di ENI a Piazza Affari?
I dati dell’esercizio 2023 di ENI
Il consiglio di amministrazione di ENI Spa ha annunciato i risultati finanziari consolidati del quarto trimestre e dell’intero anno 2023. L’utile netto è stato di 4,75 miliardi di euro nel quarto trimestre, in calo rispetto ai 13,89 miliardi di euro dell’anno precedente. L’utile netto adjusted per gli azionisti ENI è stato di 1,64 miliardi di euro nel quarto trimestre e 8,3 miliardi di euro per l’intero anno. L’utile operativo proforma adjusted nel quarto trimestre è stato di 3,8 miliardi di euro, con un trend positivo nella produzione di idrocarburi, raggiungendo 1,71 milioni di boe/g nel trimestre. La distribuzione del dividendo relativo al 2023 è avvenuta in quattro tranche, con la terza prevista per il 20 marzo. Tuttavia, l’indebitamento finanziario a fine dicembre è aumentato a 10,9 miliardi di euro, con un leverage passato a 0,20 rispetto al 0,13 del 2022.
Le reazioni degli analisti
Subito dopo la pubblicazione dei dati, gli esperti di HSBC hanno ridimensionato l’obiettivo di prezzo per il titolo ENI a 15,7 € per azione, rispetto al precedente valore di 16,9 €. Allo stesso modo, UBS ha ribassato il prezzo target a 17 € per azione, in calo dai precedenti 17,5 €.
In media questa è la view degli analisti. Il rating medio stimato sulle raccomandazioni raccolte negli ultimi tre mesi è pari a Compra con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 25%.
Dopo la trimestrale quale potrebbe essere il futuro di ENI a Piazza Affari?
Come si vede dal grafico, la tendenza di medio/lungo periodo è ribassista sul titolo ENI con le quotazioni che potrebbero continuare a scendere fino in area 12,79 €. L’eventuale rottura di questo supporto, poi, potrebbe favorire un’ulteriore accelerazione ribassista secondo lo scenario mostrato in figura.
I rialzisti, invece, potrebbero prendere nuovamente il controllo delle tendenza in corso nel caso di chiusura settimanali superiori a 14,564 €.