In anticipo rispetto alle previsioni che parlavano di aprile, ecco che per i pensionati potrebbe esserci un aumento di pensione con il prossimo rateo. Il primo marzo come prassi, tutti i titolari di pensione andranno all’incasso con il nuovo rateo spettante.
E sarà un rateo importante questo di marzo, perché l’INPS ha confermato l’anticipo dell’applicazione di una delle grandi novità fiscali del 2024. Si tratta della nuova IRPEF che finirà con il far lievitare la pensione per molti pensionati. Ai quali spettano anche gli arretrati di gennaio e febbraio.
Dal primo marzo pensioni più alte, controlla se puoi festeggiare anche tu gli aumenti e gli arretrati
Via libera agli aumenti di pensione per via della nuova IRPEF passata da 4 a 3 scaglioni. Ufficiale il via da marzo e non più come ipotizzato, da aprile. Il 20 febbraio l’INPS ha prodotto un nuovo messaggio, cioè il numero 755 in cui conferma quanto detto in precedenza. Una notizia sicuramente positiva per milioni di pensionati che godranno di una minore tassazione nel 2024 con conseguente aumento degli importi percepiti di trattamento.
Pensioni e prestazioni di accompagnamento alla pensione assoggettate alla tassazione ordinaria ai fini IRPEF, sono questi i trattamenti che finiscono dentro la novità. Una nuova disciplina fiscale anche per le pensioni, con marzo che avrà un rateo calcolato alla luce della nuova IRPEF. Ma non solo, perché sempre con il rateo di marzo ecco che verranno erogati gli arretrati. Perché la nuova IRPEF è applicata a partire da gennaio 2024. Pertanto ci sono pensionati che hanno percepito a gennaio e febbraio, pensioni con l’IRPEF basata su 4 scaglioni e non su 3. Generando un credito che a marzo verrà conguagliato.
Ecco i vantaggi della nuova IRPEF ed a chi si rivolgono
Passando da 4 a 3 scaglioni per alcuni contribuenti l’IRPEF da versare sarà più bassa. Infatti, i primi due scaglioni sono stati accorpati passando da due aliquote ad una sola. Oggi i nuovi scaglioni sono:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% per i redditi che superano 50.000 euro.
Di fatto è stata abolita l’aliquota al 25% che fino al 2023 gravava sui redditi superiori a 15.000 euro e fino a 28.000 euro. Per questo, tutti i pensionati con redditi a partire dai 15.000 euro godranno di un 2% in meno sull’IRPEF mensile da versare. E sono questi i pensionati che riceveranno gli aumenti e gli arretrati a marzo. Dal primo marzo pensioni più alte ma non per tutti quindi. Nulla cambia infatti per i pensionati che hanno assegni fino a 15.000 euro la cui aliquota IRPEF era pari al 23% e resterà pari al 23%.