Il Canone RAI è una delle tasse che i contribuenti italiani pagano a malincuore. Si tratta, infatti, di una tassa che grava semplicemente su coloro che posseggono un apparecchio utile alla ricezione dei canali televisivi.
In altri termini, non è una tassa che si paga perché si guardano i programmi RAI. Alcuni contribuenti, però, sono esonerati dal versamento, ma solo se presentano domanda. Ma chi è esonerato ed ha pagato può avere i soldi indietro? La risposta a questa domanda è sì, perché ci sono le modalità per ottenere il rimborso e perfino per ottenere quello delle annualità precedenti.
Il Canone RAI viene versato dai contribuenti mediante prelievo diretto in bolletta dell’energia elettrica. Una modalità di pagamento che si scontra a volte con il diritto all’esonero dal versamento. Perché molti che potrebbero essere esenti dal versamento della tassa, non si accorgono nemmeno di pagare insieme alla spesa per il consumo dell’energia elettrica casalinga. Tra bollette addebitate automaticamente in conto corrente e scarsa informazione, c’è chi versa il Canone anche se non dovrebbe. In primo luogo, va detto che sono esonerati dal versamento:
In tutti i casi prima citati i contribuenti devono presentare istanza per ottenere l’esenzione. Una domanda tramite i modelli prestabiliti dall’Agenzia delle Entrate con invio tramite PEC, raccomandata postale con ricevuta di ritorno in plico senza busta o con consegna diretta agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate.
In assenza di domanda, il Canone viene lo stesso addebitato in bolletta. Gli interessati e perfino gli eredi di chi ha pagato un Canone non dovuto, possono però ottenere il rimborso. E per gli ultimi 3 anni di Canone se l’esonero era spettante già in passato. Il rimborso del Canone RAI precedentemente addebitato in bolletta e non dovuto si presenta con le stesse modalità della domanda di esonero. Quindi, all’indirizzo “Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale 1 di Torino – Ufficio Torino 1 – Sportello abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino” per la raccomandata in plico senza busta. Oppure all’indirizzo “cp22.sat@postacertificata.rai.it” per chi sceglie la PEC. Infine, a mano direttamente alla sede dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente. Nella domanda va indicata la motivazione dell’esonero spettante al richiedente o all’erede. ll modello da utilizzare si può scaricare dal sito Istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. Il rimborso avviene con le stesse modalità relative al versamento. Quindi, riceverà 270 euro in bolletta della luce chi presenta domanda all’Agenzia delle Entrate. E il fornitore del servizio energetico erogherà il dovuto entro 45 giorni.
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