La chiusura del mese di febbraio si avvicina ed è il giusto momento per fare il punto sulle azioni che hanno registrato la migliore performance a Piazza Affari. Se si escludono 2 titoli azionari che sono stati interessati da operazioni straordinarie (Unipol e Tod’s), ritroviamo sempre i soliti titoli: Leonardo, Brunello Cucinelli e Ferrari che hanno guadagnato oltre il 20%. C’è, però, un intruso che si è difeso molto bene. Stiamo parlando delle azioni CIR che hanno registrato una performance superiore al 20%. Cosa potrebbe accadere adesso alle quotazioni di questo titolo azionario?
I punti di forza e di debolezza delle azioni CIR
Il titolo in questione presenta diversi punti di forza: il livello di valutazione è molto basso rispetto al fatturato, attualmente inferiore a 0,5x) e all’attivo netto contabile dell’azienda, rendendola attraente per gli investitori alla ricerca di rendimento. Tuttavia, se si guarda al rapporto prezzo su utili il titolo risulta essere molto sopravvalutato con un rapporto P/E pari a circa 50x.
Negli ultimi 4 mesi, l’azienda ha registrato correzioni degli utili che sono stati recentemente rivisti al rialzo in modo significativo. Gli analisti sono positivi sul titolo, raccomandando l’acquisto o sovrappeso e il prezzo obiettivo medio implica un notevole potenziale di apprezzamento. Allo stato attuale, infatti, il prezzo obiettivo medio a un anno esprime una sottovalutazione superiore al 30%. La dispersione dei prezzi obiettivo tra gli analisti è relativamente debole, suggerendo un consenso sulla valutazione e sulle prospettive dell’azienda. Tuttavia, un punto debole è rappresentato dai livelli di redditività insufficienti dell’azienda.
In sintesi, nonostante questo aspetto negativo, il titolo è considerato allettante per gli investitori grazie alla sua valutazione favorevole e alle prospettive di apprezzamento.
Quali sono le azioni che hanno avuto la migliore performance nel corso del mese di febbraio: le indicazioni dell’analisi grafica
La società ha sicuramente beneficiato degli ottimi risultati della controllata Sogefi. Al momento, quindi, la tendenza in corso è rialzista supportata da un rialzo settimanale come non se ne vedevano dal 2009.
Solo una chiusura settimanale inferiore a 0,501 € potrebbe mettere in crisi lo scenario rialzista.