In un precedente articolo abbiamo già illustrato i principali rischi e/o minacce che potrebbero incombere sul primo bond retail del Tesoro del 2024. Ogni prodotto finanziario, nessuno escluso, espone infatti un investitore a tutta una seri di contro e di pro. A quest’ultimo riguardo invertiamo adesso l’analisi e il punto di vista. Ci chiediamo: ma quali sarebbero i principali vantaggi del BTP Valore 2030 per un piccolo investitore individuale?
Passiamoli brevemente in rassegna, tante nella componente economica che fiscale.
Primo vantaggio: la facilità di comprensione
C’è poco da fare, ma un indubbio pro del prodotto è la sua facilità di comprensione. L’obbligazione è semplice e trasparente, ha pochi elementi che la caratterizzano il cui meccanismo di funzionamento è di facile comprensione. Tradotto, è quello che più apprezza il piccolo investitore. In un mondo come quello degli investimenti fatto spesso di strutture complesse, a tratti opache e infarcito di tecnicismi in inglese, il BTP è l’emblema della semplicità.
La periodicità delle cedole e la fase storica dei rendimenti
Un altro fronte di vantaggi deriva dal flusso cedolare. Ogni 3 mesi (5 giugno, 5 settembre, 5 dicembre e 5 marzo) arriva direttamente in conto il netto della cedola di periodo. Per la famiglia o l’investitore che ha già programmato una data spesa futura costante, il flusso cedolare può essere speso, in tutto o in parte, al suo soddisfacimento.
Poi va riconosciuto come per il reddito fisso l’attuale sia ancora una buona stagione dei rendimenti. Tre anni fa, per esempio, i BTP a 6 anni offrivano poco più dello 0,00% mentre oggi si parte subito dal 3,25% lordo annuo. Sembrano due ere distanti anni luce, eppure è solo questione di mesi di differenza.
Altro vantaggio: la struttura dei tassi di interesse
Il vantaggio precedente assume ancora più forza se si pensa alla struttura cedolare prescelte: step-up, cioè interessi in salita. Nessuno ha la sfera di cristallo per dire come saranno i tassi (e l’inflazione) da marzo 2027 a marzo 2030, ma il percorso in salita potrebbe essere potenzialmente interessante. Oggi, infatti, il mercato prezza una futura discesa dei tassi, anche se è bene dire che se ne ignorano tempi ed entità effettiva dei futuri tagli. Se si tenesse conto di questo aspetto, la formula step-up potrebbe rappresentare un plus del bond.
Quali sarebbero i principali vantaggi del BTP Valore 2030 per un piccolo investitore individuale?
Infine, c’è l’aspetto fiscale, ambito nel quale ci sono diversi aspetti da chiarire. In primis, non si spendono quei 10-20 € soliti di eseguito per l’acquisto del titolo, ed è già un guadagno certo. In questa settimana la commissione l’assolve l’emittente. Poi c’è che la tassazione è agevolata al 12,50% su cedole e premio fedeltà (ed eventuale plusvalenza per chi liquida anzitempo).
Inoltre, i titoli di Stato, quelli Valore inclusi, non vengono inclusi nell’asse ereditario dei beni oggetto dell’imposta di successione.
In ultimo c’è la rilevante novità introdotta dall’ultima Legge di Bilancio che consente (per il calcolo del patrimonio ai fini ISEE) di escludere la detenzione di titoli di Stato fino a 50mila €. Tuttavia, qui va fatta una precisazione importantissima.
Al momento il principio di fondo è stato introdotto in Legge di Bilancio, ma per goderne dei benefici bisognerà attendere il provvedimento attuativo. Il relativo DPCM è in fase di definizione, per cui si dovrà attendere la sua approvazione ed entrata in vigore (dall’anno prossimo secondo i rumors governativi). Solo allora si sapranno con certezza quali saranno gli anni di riferimento per il calcolo del patrimonio, del reddito, e così via.