In attesa dei mesi di aprile e maggio quando la stragrande maggioranze delle società quotate sul listino principale staccheranno i dividendi, a marzo solo due big del Ftse Mib staccherà il dividendo. Stiamo parlando di ENI che STMicroelectronics.
A quanto ammonta il dividendo staccato da ENI e STMicroelectronics?
Entrambe staccheranno una delle tranche previste per il pagamento del dividendo.
ENI per il 2024 ha previsto un dividendo da 0,94 € in quattro tranche, la prima di 0,24 € staccata a settembre 2023; la seconda di 0,23 € staccata a novembre 2023, la terza ad 0,24 € verrà staccata il 18 marzo. Quest’ultima, alle quotazioni attuali, corrisponde a un rendimento dell’1,68%.
STMicroelectronics non è nota per essere molto generosa con i suoi azionisti. Infatti, il dividendo 2024 corrisponde a 0,24 $ ed è stato rateizzato in quattro tranche con una che verrà pagata il 18 marzo per un totale di 0,06 $ che corrisponde a un rendimento dello 0,12%.
Gli scenari più probabili per le azioni ENI e STMicroelectornics
La tendenza in corso di medio periodo sul titolo ENI è ribassista, ma la situazione non è così drammatica. Come si vede dal grafico, infatti, sebbene impostate al ribasso, le quotazioni da quattro settimane sono bloccate all’interno del trading range 13,886 € – 14,564 €.
A questo punto solo la rottura di uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità ai prezzi delle azioni ENI.
Per le azioni STMicroelectronics la situazione grafica è molto migliore rispetto a quella di ENI. Sebbene gli indicatori siano ancora contrastati, le quotazioni hanno rotto il primo ostacolo lungo il percorso rialzista mostrato in figura.
La chiusura settimanale del 1 marzo, infatti, ha visto la rottura della resistenza in area 43,146 € e adesso le quotazioni potrebbero partire al rialzo. Tuttavia, per un movimento di più ampio respiro potrebbe essere decisiva la rottura di area 50,53 €. Già in passato, infatti, questo livello ha frenato l’ascesa delle quotazioni di STMicroelectronics.
I ribassisti, invece, prenderebbero il sopravvento nel caso di chiusure settimanali inferiori a 43,146 €.
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