Non è stato un buon inizio di anno quello di Apple dopo che nell’ultimo trimestre Warren Buffett aveva ridotto la sua partecipazione nella società di Cupertino anche Goldman Sachs ha mandato un segnale negativo escludendola dalla sua “conviction buy list”.
Solo qualche mese fa Warren Buffett aveva ridotto la sua quota in Apple vendendo circa l’1% delle azioni tra ottobre e dicembre 2023, portando la sua partecipazione nella società al 5,8%. Nonostante le vendite, Apple rimane il principale investimento della Berkshire Hathaway, rappresentando oltre il 45% del suo portafoglio azionario, del valore di oltre 366 miliardi di dollari. Sebbene le azioni di Apple siano aumentate del 367% dal 2018, nel 2023 hanno registrato un modesto aumento del 20%, risultando inferiore rispetto ad altri giganti della tecnologia. Nonostante la recente diminuzione del valore delle azioni di Apple e il suo scivolamento dal titolo di società più capitalizzata degli Stati Uniti, Buffett continua a elogiare l’azienda come “il miglior business” posseduto dalla Berkshire Hathaway.
Goldman Sachs ha rimosso Apple dalla sua”conviction buy list” che rappresenta la lista delle 20-25 società statunitensi che secondo la banca americana possono generare rendimenti significativamente superiori a quelli del mercato. A supporto di questa sua scelta ha citato il rallentamento della domanda di iPhone e le sfide nel mercato cinese. Tuttavia, la banca mantiene un rating Buy per l’azienda guidata da Tim Cook e ha aumentato il prezzo obiettivo da 223 a 232 dollari. Apple è stata rimossa dalla lista dopo 274 giorni, durante i quali ha sottoperformato rispetto all’indice S&P 500. Goldman ritiene che l’ecosistema Apple e la crescita della base installata possano compensare i rallentamenti ciclici nei ricavi dei prodotti. Nonostante i recenti ostacoli, gli analisti vedono potenziale di crescita grazie ai nuovi servizi e all’innovazione dei prodotti. La rimozione dalla lista non comporta necessariamente un cambiamento nel rating del titolo, ma riflette una revisione delle priorità degli investimenti della banca.
La tendenza in corso sulle quotazioni Apple è ribassista, ma non ancora tutto è perduto. Solo la rottura in chiusura settimanale di area 179,46 $ potrebbe favorire un ulteriore allungo ribassista. In questo caso le quotazioni andrebbero a confrontarsi con il livello chiave in area 167,16 $. La rottura di questo livello, infatti, potrebbe favorire un’ulteriore ribasso secondo lo scenario indicato in figura.
I rialzisti, invece, potrebbero ripartire al rialzo nel caso di chiusure settimanali superiori a 187,07 $.
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