Il rumor che Fincantieri potrebbe essere in trattativa con Leonardo per acquisire una società del gruppo operante nel settore sottomarino ha fatto volare le quotazioni. Ma quale potrebbe essere il futuro del titolo della società cantieristica?
Fincantieri, il costruttore navale italiano, è in trattative con Leonardo per acquisire l’unità sottomarina del gruppo di difesa Whitehead Alenia Sistemi Subacquei (Wass), secondo quanto riferito da diversi giornali.
L’acquisizione potrebbe valere tra 200 e 300 milioni di euro. Questa mossa si inserisce nella strategia di Fincantieri di crescere tramite acquisizioni, concentrandosi maggiormente sul settore della difesa. La società sta valutando un aumento di capitale di circa 400 milioni di euro per finanziare l’operazione.
Nonostante Fincantieri e Leonardo non abbiano commentato le notizie, Banca Akros ha accolto positivamente l’accordo, mentre Milano Finanza ha riferito inizialmente che Fincantieri stava considerando un’acquisizione di grandi dimensioni. Leonardo ha cercato acquirenti per Wass per anni ma ha messo in attesa la decisione dopo la guerra in Ucraina.
Il titolo presenta un basso livello di valutazione, con un valore aziendale stimato a 0.45 volte il suo fatturato. Negli ultimi 12 mesi, gli analisti hanno notevolmente rivisto al rialzo le stime di redditività futura e le revisioni EPS sono state significativamente al rialzo negli ultimi 4 mesi.
Il prezzo obiettivo medio a un anno è in linea con le attuali quotazioni e il rating medio è Neutro. La relativa concordanza tra i prezzi obiettivo degli analisti indica una buona visibilità nella valutazione dell’azienda.
Tuttavia, ci sono punti deboli, inclusi margini di redditività fragili al netto di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti, insieme a livelli di redditività complessivi insufficienti e un rapporto debito/EBITDA relativamente alto. Inoltre, le stime degli analisti non sono sempre coerenti, suggerendo una mancanza di visibilità o opinioni divergenti. In passato, il gruppo ha deluso gli analisti con cifre di attività inferiori alle aspettative.
Un rialzo di oltre il 7% come quello registrato in chiusura del 6 marzo non si vedeva da oltre 2 anni. Eppure a livello settimanale le quotazioni non hanno ancora svoltato al rialzo.
Come si vede dal grafico, infatti, solo una chiusura settimanale superiore a 0,521 € potrebbe aprire le porte a un rialzo secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.
In caso contrario, il ribasso potrebbe proseguire secondo lo scenario indicato in figura dalla linea continua.
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