I buoni conti del 2023 non fanno bene alle azioni Azimut che accelerano al ribasso. Vediamo quale è stata la reazione degli analisti e le indicazioni che arrivano dall’analisi grafica.
I conti del 2023 di Azimut
Azimut ha annunciato un utile netto di 454 milioni di euro e un aumento del dividendo a 1,40 € per azione, con una cedola che sarà pagata principalmente in contanti e in parte in azioni proprie.
Questo ha portato a prese di beneficio sul titolo, che nell’ultima settimana ha perso circa il 10%. Come evidenziato da Mediobanca Research, gli investitori sono rimasti delusi dal dividendo che era atteso essere più elevato. Tuttavia, il presidente del gruppo, Pietro Giuliani, ha sottolineato che mantenere la parte in azioni del dividendo potrebbe esprimere un valore superiore nel tempo.
Azimut ha confermato gli obiettivi per il 2024, prevedendo un utile netto di 500 milioni di euro e una raccolta netta sopra i 7 miliardi, con il 15% delle masse gestite nei mercati privati. La società ha anche comunicato che la raccolta di febbraio 2024 è stata di 446 milioni di euro, portando il totale delle masse a 93,7 miliardi di euro.
La view degli analisti
Banca Akros ha confermato la sua raccomandazione “buy” su Azimut, aumentando il fair value da 27 a 28,5 €. Gli analisti hanno anche rivisto al rialzo le stime degli utili per l’anno in corso e per il prossimo, aumentandole di circa il 10%, al fine di ridurre il divario rispetto alle previsioni della società e di rafforzare il contributo della partnership con Unicredit.
Anche gli analisti di Deutsche Bank hanno aumentato il target price sul titolo Azimut da 26,3 € a 30,6 € per azione.
Nonostante questi upgrade il titolo continua a scendere. Dove potrebbe fermarsi?
Azimut vede crescere la raccolta, ma cede a Piazza Affari: le indicazioni dell’analisi grafica
Dopo avere ritoccato i massimi storici, le quotazioni di Azimut hanno accelerato al ribasso rompendo l’importantissimo supporto in area 24,42 €. Il suo mancato recupero potrebbe favorire un nuovo affondo ribassista secondo lo scenario mostrato in figura.
Viceversa, i rialzisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza nel caso di una chiusura settimanale superiore a 24,42 €.
Lettura consigliata
Sui mercati azionari americani si registrano i primi segnali di debolezza