I contribuenti italiani presto saranno chiamati al principale adempimento che li riguarda con cadenza annuale. Parliamo delle Dichiarazioni dei Redditi. Un adempimento che nasce affinché un contribuente paghi le tasse sui redditi che ha prodotto l’anno precedente. Ma anche un adempimento che serve per recuperare Bonus, agevolazioni ed eventualmente le detrazioni.
Uno di questi autentici vantaggi che i contribuenti hanno presentando la dichiarazione dei redditi è quello del recupero del Bonus IRPEF. E prenderà 1.200 euro dall’Agenzia delle Entrate il soggetto che non lo ha percepito nella busta paga nel 2023.
Le regole sul trattamento integrativo fino a 1.200 euro, ovvero per il famoso Bonus IRPEF che molti chiamano ancora Bonus Renzi, permettono il recupero nel modello 730 o nel Modello Redditi PF. Il trattamento integrativo pieno di 1.200 euro spetta ai contribuenti che hanno redditi non superiori a 15.000 euro. Per redditi più alti, ma solo fino a 28.000 euro, il diritto al Bonus o la misura di quanto spetta, è basato sulle entità di alcune specifiche detrazioni fiscali. Ci sono lavoratori che hanno scelto, vista la particolarità della normativa, di non sfruttare il Bonus in busta paga e nemmeno a conguaglio. Per evitare di percepire un Bonus poi da restituire, tanti hanno optato per risolvere la situazione l’anno successivo con le dichiarazioni dei redditi. Ci sono poi lavoratori che non possono che passare dal modello 730, perché non hanno un datore di lavoro che funge da sostituto (per esempio, badanti e colf).
Dal 1° gennaio 2022 il Bonus IRPEF è stato interessato da alcune modifiche che ne hanno cambiato le regole di fruizione. Il Bonus spetta in misura piena ai lavoratori la cui imposta sia di valore superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Per chi ha redditi più alti come dicevamo prima, bisogna verificare pure che la somma delle detrazioni sia superiore all’imposta lorda da versare. parliamo di detrazioni per eventuali carichi di famiglia, detrazioni per lavoro dipendente ed assimilati, ma anche di tutti gli oneri detraibili quali le spese sanitarie, gli interessi sui mutui e così via dicendo. Se la somma di queste detrazioni è più alta dell’IRPEF dovuta, il trattamento integrativo è spettante fino a massimo 1.200 euro. La procedura quindi è questa, e molti contribuenti adesso che si aprirà la nuova stagione dichiarativa all’Agenzia delle Entrate, potranno ottenere ciò che gli spetta.
Nel 2024, il trattamento di pensione minima in Italia è fissato a 598,61 euro. Tuttavia,…
Secondo la nutrizionista, non tutti gli alimenti sono adatti a essere conservati in freezer a…
Il dibattito sulla frequenza ideale di lavaggio dei capelli sembra finalmente trovare una risposta chiara…
La truffa legata al Superbonus ha messo in luce una problematica molto seria relativa alla…
Agosto si preannuncia un mese di novità per i pensionati italiani, con alcuni che vedranno…
Il Governo Meloni ha recentemente annunciato un'importante novità nel panorama delle politiche sociali italiane, estendendo…