Disperato diventa il lavoratore che nel 2024 completa 40 anni di contributi ma perde il lavoro e non ha l’età giusta per la pensione di vecchiaia a 67 anni. Perché si tratta del tipico soggetto che non ha la carriera giusta per le pensioni anticipate ordinarie o per la pensione di vecchiaia.
Magari c’è chi perde il lavoro a 66 anni di età e si ferma a 40 anni di contributi in questo 2024. Prima di lasciarsi andare allo scoramento, non è detto che si debba restare un anno senza reddito in attesa della giusta età. Esiste uno strumento particolare. Si chiama cristallizzazione e che per molti soggetti può essere utile anche se inconsapevolmente.
Perché ci sono misure e strumenti poco conosciuti che pochi sfruttano
Anche 40 anni di contributi bastano alla pensione anticipata 2024. Purché l’interessato abbia raggiunto anche i 66 anni nel 2024. In pratica, con 66 anni di età e 40 anni di contributi c’è chi potrà andare in pensione anche subito. Non perché esiste oggi una misura che lo permette. Perché con la combinazione 66+40 non c’è nessuno strumento previdenziale in vigore. La possibilità viene fuori da quel meccanismo della cristallizzazione di cui accennavamo in precedenza.
In pratica chi ha maturato il diritto alla pensione completando i requisiti per una vecchia misura, fino a quando quest’ultima era attiva, conserva il diritto e non lo perde più. Anche se la misura non c’è più perché cancellata dal sistema ed anche se la stessa misura è stata modificata con requisiti differenti oggi.
Anche 40 anni di contributi bastano alla pensione anticipata 2024 ma non tutti lo sanno
Perché anche nel 2024 si può andare in pensione a 66 anni e perché anche 40 anni di contributi bastano alla pensione? La risposta riguarda una misura cessata il 31 dicembre 2022. Parliamo della Quota 102. Questo strumento è comparso con la Legge di Bilancio 2022 e fu in vigore dal 1° gennaio del 2022 al 31 dicembre dello stesso anno. Uno strumento che permetteva l’accesso alla pensione a quanti, entro la fine di quell’anno, completavano almeno 64 anni di età ed almeno 38 anni di contributi. Chi è nato nel 1958 ed oggi completa 40 anni di contributi, significa che nel 2022 aveva completato 38 anni di versamenti. Ed aveva già compiuto 62 anni di età. in pratica, i requisiti utili alla Quota 102 di allora. Dal primo gennaio 2023 infatti la Quota 102 fu sostituita dalla Quota 103, con l’età che scese a 62 anni e con i contributi che salirono a 41 anni.