Non è facile trovare un titolo di Stato europeo con rendimento annuo superiore al 6%. Ma una obbligazione quasi italiana offre a scadenza, nel 2027, un rendimento simile e una cedola annua del 6,5%.
San Marino è considerato un territorio italiano, ma molti scordano che è uno Stato a sé con una sovranità monetaria ben distinta da quella italiana. In quest’ottica lo Stato di San Marino può emettere obbligazioni governative per finanziare i suoi debiti. Così ha fatto nel 2023 con una obbligazione della durata quadriennale. Questo titolo di Stato della Repubblica di San Marino ha una cedola elevata e un rendimento che a scadenza supera il 6%. Scopriamo le caratteristiche di questo titolo di Stato.
Ecco un bond quasi italiano ma che ha rendimenti ben superiori a quelli nazionali
Il bond di San Marino (ISIN: XS2619991883) è stato emesso nel maggio del 2023, per un importo di 350 milioni di euro, con l’obiettivo di rimborsare il precedente titolo obbligazionario scaduto a fine febbraio. Si tratta di un titolo di Stato ad alta remunerazione, che offre una cedola del 6,50% e una scadenza nel 2027. Ma questo titolo nasconde più di un rischio.
Si tratta della seconda emissione del piccolo Stato sul mercato dei capitali internazionale, dopo quella del 2021. Quella emissione avvenne in un contesto molto difficile per le finanze statali Sanmarinesi, travolte dalla pandemia. Il bond in emissione aveva una durata di tre anni e otto mesi. Ma al momento della scrittura di questo articolo il titolo di Stato aveva una durata residua di circa 34 mesi, meno di 3 anni. Infatti, il suo rimborso avverrà nel gennaio 2027.
Un titolo di Stato che rende quasi il doppio del BTP con scadenza simile
Il bond di San Marino offre una cedola annua del 6,50% ed ha un rendimento molto superiore a quello dei BTP italiani con scadenza simile. Al momento della nostra analisi, il titolo sul mercato secondario aveva un prezzo di circa 100,75 centesimi, cioè poco sopra la pari. A questo prezzo offriva un rendimento del 6,1% lordo annuo. Invece, il nostro BTP con scadenza gennaio 2027 (ISIN: IT0005390874), rendeva poco più del 3,2% lordo, quasi la metà.
C’è un motivo che spiega questa forte differenza di rendimento. Il bond di San Marino ha una valutazione non investment grade da parte di Fitch, l’unica agenzia che ne assegna il rating. Il giudizio è BB, il secondo più alto dell’area junk o spazzatura, che indica un debito ad alto rischio di insolvenza. A dicembre, però, Fitch ha migliorato l’outlook da stabile a positivo. Questa dichiarazione ha portato i prezzi del bond a risalire a fine febbraio e nella prima settimana di marzo.
Ecco un bond quasi italiano ad alto rendimento ma anche alto rischio
Il bond di San Marino è un titolo di Stato ad alto rischio, ed è per questo che è ad alta remunerazione. Il conto deposito può essere considerato una alternativa più tranquilla ma con rendimento attualmente interessante, con un orizzonte di 3-4 anni. Chi invece cerca un investimento sicuro e garantito, può prendere in considerazione i Buoni fruttiferi postali.