Nel corso della storia, i compensi dei militari e delle forze dell’ordine sono stati soggetti a significative variazioni. I fattori che incidono sulla determinazione di questa retribuzione sono di carattere socioeconomico e politico. Uno sguardo potrebbe essere interessante per capire l’evoluzione delle retribuzioni nel tempo.
Durante l’era napoleonica, i soldati dell’esercito francese ricevevano stipendi che variavano notevolmente in base al grado e alla durata del servizio. Un soldato semplice guadagnava molto meno di un ufficiale di grado superiore. I salari dei soldati erano modesti e non permettevano di garantire una vita confortevole. Spessi i soldati sopravvivevano grazie alle razioni militari e agli incentivi derivanti dai bottini di guerra con cui potevano integrare i loro redditi.
I Carabinieri, come forza di polizia militare, vennero istituiti nel Regno di Sardegna nel 1814, ma in seguito vennero gradualmente estesi a tutti gli altri Stati italiani. Negli Stati pre-unità esistevano forze di polizia civile o militare che avevano mansioni simili e che venivano integrate da quelle dei carabinieri. Le retribuzioni dipendevano dalle risorse dei singoli Stati e dalle politiche attuate dai governi vigenti.
Le forze dell’ordine sempre in pericolo
Quanto guadagnavano i soldati di Napoleone e gli altri soldati del passato? Da quanto si legge nei testi di storia, nei diari di guerra e nei documenti ufficiali, i salari dei soldati sono sempre stati molto bassi. I soldati non se la passavano bene, perché rischiavano la vita per poche monete. Erano spesso costretti ad arrotondare lo stipendio con il bottino di guerra.
Nell’Italia moderna, i poliziotti sono parte integrante delle forze dell’ordine e svolgono una vasta gamma di compiti, dalla prevenzione del crimine alla gestione delle situazioni di emergenza. Ma anche alla sicurezza pubblica. La discussione riguardante i loro stipendi è sempre attuale e ciclicamente diventa un argomento spinoso, soprattutto quando vengono a galla i numerosi rischi del loro mestiere. Certamente oggi i salari dei poliziotti sono più consistenti rispetto ai loro predecessori, sia dell’età napoleonica, che dell’epoca preunitaria in Italia. Eppure, rispetto ai rischi che corrono, questi stipendi non sembrano mai adeguati.
Quanto guadagnavano i soldati di Napoleone, una tabella realistica
Quali sono i fattori che incidono sui guadagni dei poliziotti moderni? Innanzitutto, il grado gerarchico, quindi l’esperienza, l’area geografica in cui prestano servizio, in generale le condizioni economiche del paese in cui operano. Spesso i poliziotti sono costretti a pagare assicurazioni sanitarie o privatistiche aggiuntive per tutelarsi in caso di problemi che il loro lavoro potrebbe portare.
È molto difficile effettuare un paragone concreto tra i poliziotti di adesso e i soldati del passato per quanto riguarda la remunerazione. Non ci sono fonti certe, ma è possibile basarsi su stime approssimative, informazioni di carattere generale e sulla ragionevolezza. Se dovessimo effettuare questo paragone in euro, potremmo dire che durante l’era napoleonica i soldati guadagnavano circa 50 euro al mese, mentre carabinieri nell’età preunitaria in Italia portavano a casa circa 100 euro al mese. Oggi lo stipendio di un poliziotto potrebbe avvicinarsi anche sui 2.500 euro al mese. I dati storici per stabilire con precisione queste comparazioni, visto l’interesse dell’argomento, meriterebbero di essere approfonditi.