Presentare domanda di Assegno di Inclusione o di Supporto Formazione e Lavoro ed aspettare l’esito. Questo è quello che hanno fatto molti contribuenti in difficoltà serie a tal punto da chiedere un sussidio. Dopo lunga attesa, perché per domande presentate il 10 gennaio l’esito è arrivato solo a metà marzo, ecco la triste realtà.
Domanda respinta per DSU ed ISEE non validi. Eppure, è tutto in regola, perché gli interessati hanno un ISEE in corso di validità. Allora perché domande respinte di Assegno di Inclusione e Supporto Formazione Lavoro? La cosa come vedremo ha dell’assurdo e parte dalla burocrazia tipicamente nostrana. Una interpretazione davvero particolare delle regole da rispettare per i due sussidi porta molti contribuenti a dover dire addio alla prestazione nonostante in regola con tutti i requisiti. Un addio momentaneo, perché poi spiegheremo anche cosa bisogna fare per risolvere il tutto.
Burocrazia, regole restrittive ed in qualche modo, assurde. Questo ciò che possiamo dire per le motivazioni con cui l’INPS ha respinto le domande di Supporto Formazione Lavoro a molti richiedenti. L’ISEE deve essere già attestato alla data di presentazione della domanda di Supporto Formazione Lavoro. Anche se lo stesso giorno della presentazione della domanda di sussidio, l’interessato presenta la DSU, la regola non è stata rispettata. Almeno secondo l’INPS. Istituto Previdenziale che non tiene conto, per esempio, del fatto che lui stesso si prende 5 o 6 giorni per attestare l’ISEE rispetto alla data di presentazione della DSU.
Per questo motivo le domande vengono respinte, anche se i richiedenti oggi hanno i requisiti in regola e l’ISEE attestato ed in corso di validità. In pratica per l’INPS non c’entra nulla il fatto che l’ISEE sia in regola il giorno che l’Istituto decide di dare esito alla domanda. Doveva essere attestato prima della domanda di sussidio. Per esempio, domanda respinta anche se l’ISEE è stato attestato il 15 gennaio e la domanda di Supporto Formazione e lavoro è stata presentata il 14 gennaio. Un vero e proprio eccesso secondo tanti cittadini e anche secondo noi.
Nulla di illecito da parte dell’INPS e probabilmente nulla che può dare possibilità al richiedente di presentare ricorso. Perché effettivamente le regole sono queste. L’unica soluzione che può utilizzare il richiedente a cui l’INPS ha bocciato la domanda è il ripresentarla. Bisogna subito presentare nuova domanda di Supporto Formazione Lavoro in modo tale che adesso l’INPS non abbia più motivi per respingerla. Dal momento che l’ISEE oggi è regolarmente attestato (lo è da gennaio), presentando domanda postuma rispetto all’attestazione ISEE, finalmente chi ne ha diritto può prendere il sussidio. In barba al fatto che si diceva prima presenti domanda prima prendi il sussidio.
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