Chi visita i cimiteri, per andare a trovare i propri cari, avrà visto, più volte, delle scritte sulle tombe altrui. Una delle più ricorrenti è la frase “Che la terra ti sia lieve”. Anche quando muore qualcuno, sui social, si usa salutarlo così. Ma anche se è cristiano dovremmo farlo?
Ci stiamo avvicinando al Venerdì Santo, visto che stiamo per entrare in quella che i cristiani definiscono, giustamente, la Settimana Autentica. Ecco perché, oggi, proviamo a togliere una curiosità legata proprio al momento della morte. Questo, in particolare, perché, a volte, usiamo certe frasi, per sentito dire, senza saperne la vera origine. Quando muore qualcuno, è quasi doveroso ricordarlo. Del resto, si dice che, quando si nasce si è tutti belli, quando ci si sposa si è tutti ricchi, quando si muore si è tutti buoni. Un modo di dire per sintetizzare l’usato sicuro delle frasi fatte. I bimbi sono tutti belli quando nascono, le persone se si sposano vuol dire che hanno i soldi e, quando si muore, si dice sempre che, in fondo, il defunto, in vita, era buono.
Quando scompare una persona e viene, giustamente, ricordata anche sui social, di solito, molti terminano le loro parole commemorative con la frase conclusiva “Che la terra ti sia lieve”. Un addio ormai entrato nell’uso comune, tanto che lo si vede anche impresso su alcune tombe, al cimitero. Ma questo saluto si può fare a chiunque? Andando a leggere l’origine di questa frase e il suo significato, la risposta è no. In particolare, se il defunto era un cristiano, dirgli “Che la terra ti sia lieve” non dovrebbe mai essere scritto.
Infatti, deriva dalla locuzione latina Sit tibi terra levis e, in pieno Paganesimo, veniva spesso usato, sulle tombe dei pagani, sia greche, sia latine. Il senso è quello del peso che la terra ha sul corpo del defunto, che corrisponde anche all’oppressione di chi lo piange. Diverso è il discorso per i cristiani, che credono nell’aldilà e che, addirittura, considerano la morte come il primo giorno della nuova vita nel Regno dei cieli. Ecco perché il cristiano usa, semmai, dire, “riposa in pace”, come nella conclusione dell’eterno riposo, un augurio che è alimentato dalla fede nell’aldilà. Insomma, “Che la terra ti sia lieve” è un saluto prettamente laico. Il che non vuol dire che, al giorno d’oggi, ci si debba risentire se viene pronunciato anche in memoria di un cristiano.
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