Il bello dell’Unione Europea è che si propone l’ambizione di riunire all’interno di un grande mercato regolamentato, ma libero da dazi, la produzione di prodotti di tanti paesi diversi.
Il che ovviamente non ha ovviamente portato a nessuna invasione di prodotti dall’estero. In un supermercato italiano vengono venduti beni che piacciono ai consumatori del luogo. Astrattamente però potremmo rinvenire prodotti anche molto diversi da quelli cui siamo abituati. Per chi ama assaggiare prodotti, questo può essere divertente. Così ecco 3 cibi assurdi o ripugnanti provenienti dall’Unione Europea che potremmo provare in Italia: alcuni molto buoni, altri disgustosi.
Pochi lo sanno, ma la carne di orso si può liberamente importare e cucinare in Italia. Non solo, esistono alcuni ristoranti vicino al confine con la Slovenia che lo propongono costantemente all’interno del proprio menù. Il ristorante Al Puntic, ad esempio, in Friuli-Venezia Giulia, da molti anni propone lo spezzatino di orso con polenta ai clienti presso la località di Molevana. Nonostante talune saltuarie polemiche, l’attività è certamente lecita, e tendenzialmente molto apprezzata. D’altronde in Slovenia la caccia di questo animale è consentita, e sono molti i curiosi che vogliono assaggiare una nuova pietanza saporita.
Altre volte, però, la libertà di importazione risulta molto meno apprezzata dai consumatori. Proviene dalla Svezia il celebre quanto discusso surströmming. Si tratta del classico esempio di cibo-sfida: abbondano i video su internet di turisti o locali impegnati ad assaggiarla. Sono aringhe pescate nel mar Baltico in primavera, e poste a fermentare prima in barili, e poi all’interno del contenitore. Questo spiega perché le latte possono arrivare a deformarsi. La procedura, però, rilascia degli odori terribili. In Svezia, addirittura, si sconsiglia l’apertura del barattolo in un luogo chiuso. È altamente improbabile trovare un punto di rivendita in Italia. Oltre che in Svezia, è comunque acquistabile via internet. Una scatola di 100 grammi ha un costo variabile tra i 15 ed i 20 €.
Chi ha viaggiato in Islanda potrebbe aver conosciuto la tradizione dell’Kæstur hákarl, ovvero il consumo di bocconcini di squalo fermentato della Groenlandia, un alimento, questo, consumato in Islanda da secoli, specie nelle celebrazioni come quella cosiddetta del mese di mezzo inverno. L’odore è talmente nauseabondo da risultare quasi impossibile da sopportare per molti neofiti. L’odore percepito, addirittura, sarebbe di ammoniaca.
Il loro acquisto sembrerebbe essere reso possibile dalle norme europee, ed in particolare dal Regolamento delegato della Commissione 2019/2022 che chiaramente evidenzia che le procedure di limitazione dell’importazione di prodotti di origine animale in Unione europea non si applicano ai prodotti di origine animale provenienti in piccole quantità per il consumo da una serie di Paesi dotati di accordi di libero scambio con l’Unione Europea, tra le quali anche l’Islanda. È sempre bene informarsi presso il produttore sull’esistenza di norme ulteriori o transitorie che possano limitare o escludere la conformità della spedizione alle norme.
Nel 2024, il trattamento di pensione minima in Italia è fissato a 598,61 euro. Tuttavia,…
Secondo la nutrizionista, non tutti gli alimenti sono adatti a essere conservati in freezer a…
Il dibattito sulla frequenza ideale di lavaggio dei capelli sembra finalmente trovare una risposta chiara…
La truffa legata al Superbonus ha messo in luce una problematica molto seria relativa alla…
Agosto si preannuncia un mese di novità per i pensionati italiani, con alcuni che vedranno…
Il Governo Meloni ha recentemente annunciato un'importante novità nel panorama delle politiche sociali italiane, estendendo…