La NASPI è l’indennità per disoccupati dell’INPS ed è una indennità che riguarda molti lavoratori che perdono il proprio posto di lavoro. La NASPI viene concessa solo ed esclusivamente a soggetti che perdono in maniera involontaria il loro lavoro. Chi produce le dimissioni volontarie, infatti, non può avere diritto all’identità.
Basta dare le dimissioni quindi per perdere il diritto all’indennità per disoccupati. Ma cosa significa perdere il diritto all’indennità? I periodi di lavoro vengono azzerati e si riparte da capo con la maturazione?
La NASPI è l’indennità per disoccupati che tocca a chi perde il lavoro per:
La durata della NASPI al pari del suo importo è commisurata al lavoro effettivamente svolto sotto assunzione e con copertura previdenziale negli ultimi 4 anni. L’importo in genere è pari al 75% della retribuzione media utile ai fini previdenziali. Questo solo se la media della retribuzione è inferiore a 1.352,19 euro (valore 2023, da aggiornare in base agli indici ISTAT per il 2024). Se la retribuzione supera quel limite, al 75% di 1.352,19 euro si deve aggiungere il 25% della parte di retribuzione eccedente. Lo stesso meccanismo si adotta per la durata dell’indennità. Infatti si possono prendere la metà delle settimane di lavoro nel quadriennio precedente la data di interruzione del rapporto di lavoro fino a massimo 24 mesi.
Chi viene da un periodo di lavoro di 4 anni consecutivi quindi può prendere 2 anni di NASPI. Sono 24 mesi di sussidio con importo a scalare a partire dal sesto mese di fruizione (o dall’ottavo mese per gli over 55), in misura pari al 3% mensile e progressivo. Il dubbio di oggi è relativo alla fine che fanno questi 24 mesi di NASPI maturata, nel caso di dimissioni dal posto di lavoro. Con le dimissioni la NASPI non si prende a meno che non siano rese per giusta causa. Però, anche dopo le dimissioni i periodi maturati restano intatti. Infatti alla prima nuova assunzione con interruzione involontaria come prima detto, il lavoratore può chiedere la NASPI recuperando anche i periodi di quell’attività lavorativa da cui precedentemente si era dimesso. E basta anche una assunzione di poche settimane visto che come requisiti generali la NASPI pretende solo 13 settimane di lavoro nei 4 anni precedenti. Ecco spiegato quindi come recuperare fino a 4 anni di NASPI.
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