Gli amanti degli animali sanno bene che ciascun cane è speciale se dona affetto e vicinanza ai padroni. Ma alcune specie nascondono storie particolari, che ci fanno andare indietro nel tempo.
Restiamo stupefatti tanto più a sapere che esiste una razza di cane italiana che esiste da così tanti secoli da avere fatto in tempo, probabilmente, a vedere le Piramidi. Arrivando poi praticamente intatta fino ai giorni nostri senza mutare i propri tratti distintivi. Il suo nome è Cirneco dell’Etna, anche se per molto tempo è stato un esemplare quasi sconosciuto. Fino a pochi decenni fa esistevano pochissimi cirnechi, sopravvissuti fortunosamente al centro della Sicilia peregrinando come lupi. Ecco il cane più antico d’Italia, e dopo aver rischiato l’estinzione il cirneco dell’Etna è divenuto un simbolo della Sicilia.
Il Cirneco potrebbe avere 4.000 anni. Nel corso della storia il suo profilo inconfondibile ha fatto capolinea su monete d’argento greche, puniche e siciliane. Il nome potrebbe indicare l’origine nordafricana, dalla Cirenaica. Ma i caratteri ricordano i cani rappresentati sulle sculture egizie. Ma da dove nasce il Cirneco?
Il suo profilo primitivo ha dato il via a molte ipotesi: una lo farebbe derivare direttamente dal lupo. Un’altra riconduce il Cirneco dell’Etna ad una evoluzione dei levrieri egiziani, rimpiccioliti in Sicilia a causa di alcuni fenomeni biologici come il nanismo insulare; lo stesso che spiegherebbe la presenza in Sicilia di una varietà incredibile di esemplari diffusi altrove, ma più piccoli degli originali. Come il bisonte siciliano, l’antichissimo elefante siciliano, oppure l’ippopotamo nano siciliano. Ma quali sono i tratti distintivi del suo carattere? È un buon cane da compagnia?
Oltre al profilo inconfondibile, incentrato sulle orecchie voluminose e dritte, il cirneco ha un temperamento molto apprezzato. Non è socievole con gli estranei, ma in compenso è un cane molto intelligente, protettivo nei confronti dei padroni, e che gode mediamente di una speranza di vita molto lunga: tra i 15 ed i 20 anni. È un cane dotato di un notevole udito, di una buona vista, e di un formidabile olfatto: ragioni, queste, che lo hanno reso ricercato per la piccola cacciagione.
Gli esemplari registrati sono ancora pochi. Si tratterebbe, stando ai documenti, di soli 130 cuccioli all’anno neoiscritti provenienti da appena 15 allevatori. Nonostante questo, il cirneco, razza ufficiale dal 1989, sta godendo di una riscoperta internazionale impressionante. Dall’agility, fino all’impiego come cane da recupero sotto le macerie, passando per le esibizioni di bellezza con il suo fisico asciutto ed arcaico, fino al mantrailing. Ovvero, per chi non lo sapesse, quella tipo di pratica cinefila che consiste nello sfidare l’olfatto del cane nella ricerca di persone lontane o nascoste. È di pochi mesi fa la vittoria di un Cirneco all’esibizione del World Dog Day di Ginevra, nonché la vittoria in California del prestigioso premio Inland Empire Kennel Association come Best. Insomma, una vera rinascita.
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