Ci sono pensioni che una volta assegnate ad un beneficiario, lo accompagnano per il resto della vita. Ma ci sono anche misure che devono essere confermate o cambiate decorsi un determinato numero di anni.
Per esempio, le prestazioni per disabili in genere vengono assegnate in via provvisoria ad un invalido. Perché, dopo 3 anni bisogna andare a visita di revisione. E così dopo ulteriori 3 anni. In pratica, solo dopo due conferme e dopo 9 anni dal primo rateo, la pensione può dirsi confermata. Ma oggi parliamo del reddito ponte per la pensione. L’APE sociale, infatti, è una misura provvisoria per sua natura. E adesso vedremo come fare per non rimanere senza alcun trattamento da parte dell’INPS.
Il consiglio che diamo è sempre il solito. Presenta la domanda subito per cambiare la tua pensione, perché l’APE decade. Infatti, al compimento dei 67 anni di età il titolare dell’APE sociale si vedrà bloccato il trattamento in maniera automatica da parte dell’INPS. L’ultimo rateo di pensione con l’APE sociale si prende nel mese del compleanno, poi basta. Ma cosa bisogna fare effettivamente per continuare ad essere in pensione? La domanda nel 2024 se la pongono i nati nel 1957. naturalmente quelli che negli anni passati hanno scelto la via dell’APE sociale per anticipare la pensione.
Al compimento dei 67 anni di età chi è uscito dal lavoro con l’APE sociale deve tornare a chiedere all’INPS una pensione. E deve chiedere la pensione di vecchiaia ordinaria. Infatti, l’APE è un assegno di accompagnamento alla pensione che si prende dai 63 anni di età ai 67. La domanda può essere fatta anche qualche mese prima del compleanno. In maniera tale da evitare di rimanere senza pensione in attesa dell’istruttoria della pratica di pensione di vecchiaia. Va detto comunque che, anche se l’iter termina in ritardo, presentando la domanda entro il compleanno l’interessato ha diritto agli arretrati. Per presentare domanda basta rivolgersi al Patronato o ad altri Enti autorizzati ad operare dietro delega per l’interessato. Altrimenti si può fare tutto da soli con lo SPID, la CIE o la CNS. E naturalmente accedendo all’area riservata del sito INPS. Va ricordato che nel passaggio dall’APE alla pensione di vecchiaia l’interessato torna ad essere beneficiario della tredicesima mensilità, di eventuali maggiorazioni e degli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF). Tutte cose che l’APE non dava.
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