Spesso gli Italiani si presentano come un popolo di poeti, santi e navigatori. Si tratta di una splendida descrizione, che riflette una propensione storica alla ricerca di nuove conoscenze, verità e rotte.
Certo in pochi direbbero che persino presso l’isola più sperduta al Mondo, lontana quasi 3000 km dalla costa del Sudamerica e da quella del Sudafrica, circa un quarto della popolazione ha un cognome italiano. Persino l’unico ospedale della città è chiamato Camogli Hospital, in onore a quegli italiani sbarcati. Il luogo in questione si chiama Tristan de Cunha. Ecco il centro abitato più remoto al Mondo: cosa rende unico questo luogo e perché ci sono dei cognomi liguri.
Tristan de Cunha è un’isola vulcanica smarrita in mezzo all’Oceano Atlantico. L’isola più vicina, Sant’Elena, è comunque distante circa 2500 km. Approdare all’isola è un vero rompicapo. L’unico metodo è prendere un battello mercantile apposito da Città del Capo, in Sudafrica. La tratta è effettuata solo una volta a settimana, ed i residenti hanno la prelazione. Il costo è elevato, visto che il biglietto può raggiungere i 500 dollari. Peraltro, i forti venti rendono talvolta impossibile approdare per giorni, aspetto che può allungare notevolmente il viaggio.
L’isola appartiene alla Gran Bretagna, ed incredibilmente ospita circa 200 abitanti, che parlano inglese. L’insediamento principale (chiamato Edimburgo dei sette mari) è stabile dal 1817, quando alcuni marinai decisero di fermarsi a vivere qui, in mezzo all’oceano. Oggi c’è una scuola, il piccolo ospedale, un bar, e un negozio di alimentari. In quello stesso anno il fondatore del centro abitato, Will Glass, stabilì che nell’isola i proventi del commercio sarebbero stati suddivisi tra gli abitanti. In questo modo non ci sarebbe stata disparità. La regola vale ancora oggi: ufficialmente la sterlina britannica è la valuta ufficiale, ma i proventi delle vendite all’estero dei raffinati gamberi e dei francobolli di edizione limitata vengono suddivisi tra tutti gli abitanti. Ma che ci fanno degli Italiani persino laggiù?
Nel 1892 un naufragio al largo delle coste di Tristan de Cunha portò due italiani, Andrea Repetto e Gaetano Lavarello, ad approdare qui. Venivano da Camogli, in Liguria. Si sa d’altronde che i liguri hanno una predilezione per le avventure oceaniche. Basti pensare a quante città nel mondo hanno ospitato comunità di commercianti genovesi che gestivano nuove rotte commerciali, da Buenos Aires fino al Venezuela. I due naufraghi decisero di restare e mettere su famiglia. Oggi, un quarto degli abitanti porterebbe il loro cognome. Ed il minuscolo ospedale del luogo porta il nome di quella città italiana lontana e caramente ricordata.
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