Sfruttare i figli avuti durante la vita per anticipare la pensione e ciò che possono fare molte lavoratrici. Basti pensare alla pensione anticipata contributiva che permette di avere degli sconti sull’importo soglia della prestazione per poter andare in pensione. Oppure basti pensare alla maggiorazione di cui hanno diritto le madri anche rispetto alla pensione di vecchiaia 67 anni di età.
Oggi però parliamo di un Bonus che le lavoratrici diventate in passato madri, possono sfruttare per arrivare a percepire una pensione più alta oltre che per andare prima a riposo. Quindi, pensione più alta e in anticipo per chi rientra in questo Bonus.
Come arrivare a prendere trattamenti previdenziali più alti
Nessuna novità perché parliamo di un Bonus che può essere sfruttato in virtù di una vecchia normativa. Il riferimento è alla riforma delle pensioni di Lamberto Dini. Infatti grazie alla Legge 335 del 1995, cioè la riforma Dini, aver avuto dei figli produce dei vantaggi. Naturalmente per alcune lavoratrici e non per tutte.
Ma andiamo con ordine. Per la pensione anticipata contributiva a 64 anni di età, una madre che ha avuto dei figli durante la sua vita può anticipare l’uscita dal mondo del lavoro. Lo stesso vale per una lavoratrice che deve prendere la pensione di vecchiaia 67 anni. Nel primo caso, l’importo soglia per la pensione contributiva a 64 anni, passa da 3 volte l’Assegno Sociale a 2,8 e 2,6 volte in base ai figli avuti. Con un solo figlio la pensione deve essere di importo non inferiore a 2,8 volte l’Assegno sociale, con più figli deve essere non inferiore a 2,6 volte. Poi c’è lo sconto di 4 mesi per ogni figlio avuto rispetto all’età pensionabile dei 67 anni. Una lavoratrice può godere di massimo 12 mesi (per chi ha avuto 3 o più figli) di abbono e quindi uscire a 66 anni e non a 67. Uno sconto sfruttabile anche sulla pensione anticipata contributiva che scenderebbe dai già citati 64 anni ai 63.
Pensione più alta e in anticipo, ecco come funziona il Bonus contributivo
Una cosa che poche conoscono e che quindi poche sfruttano è la possibilità di farsi calcolare la pensione in maniera migliore proprio in base al numero dei figli avuti. Anche in questo caso come per tutte le agevolazioni descritte nel paragrafo precedente, il Bonus sulla pensione spetta alle lavoratrici che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 Lavoratrici che rientrano nel sistema contributivo, che hanno scelto l’opzione contributiva oppure che scelgono la via del computo nella Gestione Separata INPS. le pensioni contributive vengono liquidate in base al montante contributivo moltiplicato per i coefficienti di trasformazione. Si tratta di percentuali che trasformano il montante in pensione. Più tardi si esce dal lavoro come età, migliore è il moltiplicatore. Per esempio, a 64 anni il coefficiente è pari al 5,184%, a 65 anni è pari al 5,531%. Una donna con un figlio avuto o con due, se ha maturato la pensione a 67 anni, può godere del coefficiente che si usa a 68 anni. Passa da 5,723% a 5,931%. Con tre o più figli invece passerebbe a 6,164%.