E chi lo avrebbe mai detto. Alzi la mano chi pensava che nel passaggio dal mercato tutelato al mercato libero la spesa sarebbe stata maggiore. Impensabile che per le bollette energetiche delle utenze domestiche la situazione sarebbe peggiorata dal punto di vista della spesa da sostenere.
Sicuramente ciò che sta accadendo a molti consumatori che pagano bollette più salate è qualcosa che nessuno aveva previsto. Infatti in linea di massima quando in un mercato entra la libera concorrenza il consumatore finale ha sempre un ritorno economico non indifferente.
La libera concorrenza dovrebbe portare ad una abbassamento dei prezzi. A meno che le aziende di un determinato settore non facciano cartello. E questa è una pratica illecita. Il fatto che per le bollette delle utenze domestiche qualcosa sia andato storto da questo punto di vista è dimostrato anche da ciò che dice ARERA. Perché se anche l’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente sottolinea come i clienti che sono rimasti nel mercato tutelato pagano meno di quelli passati al mercato libero, qualcosa sicuramente non ha funzionato.
Il presidente dell’ARERA, che è l’organo di controllo del settore energetico in Italia, in audizione di fronte alla Commissione attività produttive della Camera a Montecitorio ha snocciolato alcuni dati che non sono contestabili. In pratica secondo Stefano Besseghini, numero uno di ARERA, statisticamente i soggetti che sono rimasti nel mercato soggetto alla maggior tutela pagano in media cinque centesimi in meno a kilowattora. Infatti i clienti passati già al mercato libero nonostante l’obbligo scatti a luglio per l’energia elettrica, pagano circa 38 centesimi a kilowattora. Nel mercato tutelato invece i clienti pagano 33 centesimi.
Sempre durante l’audizione alla Camera Besseghini ha suggerito quasi di tornare al mercato tutelato. Un’operazione che è possibile ancora fare visto che si tratta di un obbligo non ancora definito e che scatta a luglio. Il diritto del contribuente a tornare da dove era partito può essere sfruttato. E ARERA ha già dato mandato alle Compagnie fornitrici di accettare la migrazione al contrario se un cliente la richiede. Dal primo luglio il mercato libero diventa obbligatorio e quello tutelato cesserà. ma per gli utenti che non scelgono da soli, ecco arrivare una specie di salvaguardia. Per questi utenti verrà cambiato d’ufficio il fornitore, ma con tariffa agevolata perché in parte stabilita dal mercato libero ed in parte da ARERA. Vogliamo scommettere che continueranno a risparmiare quelli che hanno lasciato tutto come era o chi adesso è tornato al mercato tutelato? Puoi tornare al mercato tutelato quindi, e forse è la soluzione migliore.
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