Questo modo di dire è molto comune nel linguaggio parlato italiano. Probabilmente anche tu hai già usato o, ancor peggio, ti sei sentito dire questa frase almeno una volta. Oggi ti spieghiamo com’è nato questo particolare modo di dire.
I modi di dire hanno sempre origini curiose e molto spesso inaspettate. Sicuramente rientra tra questi anche il modo di dire di cui abbiamo scelto di parlare oggi.
Hai già detto a qualcuno che ha la coda di paglia o qualcuno te l’ha mai fatto pesare? Molto probabilmente allora già sai che questa espressione indica una persona che non vive con serenità una determinata situazione, poiché sa di essere colpevole.
Ma perché si dice proprio così? Che cosa significa realmente avere la coda di paglia? Da che cosa deriva questo strano modo di dire? Oggi siamo qui per rispondere a tutte queste domande e per svelarti che quest’espressione ha origini davvero molto antiche.
Perché si dice “avere la coda di paglia”? Se ti piacciono le favole probabilmente adorerai questa storia
Quest’espressione deriva da una favola di Esopo, famoso scrittore greco antico, in attività nel VI secolo a.C. Le sue favole sono molto conosciute nella cultura occidentale e alcune di esse ancora oggi sono popolari. La favola di cui stiamo parlando aveva come protagonista una bellissima volpe. Questa, sfortunatamente, rimase vittima di un incidente in cui una tagliola gli mozzò la sua favolosa coda.
Gli animali suoi amici, vedendo la volpe così triste e umiliata per aver perso la coda, decisero di fargliene una finta di paglia. In questo modo, nessuno avrebbe scoperto il segreto della volpe. Un giorno, però, il gallo decise di lasciarsi sfuggire la verità e la voce arrivò alle orecchie dei contadini. Questi decisero di accendere dei fuochi in prossimità dei pollai, per impedire alla volpe di rubare i loro polli. I contadini sanno bene che la paglia prende fuoco facilmente e in questo modo la volpe non poté più avvicinarsi ai pollai.
Usi in altri contesti, dialetti e lingue: dai giornali al francese
Abbiamo spiegato perchè si dice “avere la coda di paglia”, ma sapevi che questa espressione è molto usata anche nel lessico giornalistico? È stata utilizzata moltissime volte da “Repubblica”, ma anche dal “Corriere della Sera”. Inoltre, non dimentichiamo i volti politici come Palmiro Togliatti, Pietro Nenni e Giorgio Almirante nei loro discorsi.
Queto modo di dire ha preso forma anche con alcuni dialetti italiani. “Chi ha la coda di paglia, ha sempre paura che gli pigli fuoco” è la rivisitazione toscana del nostro modo di dire. Il significato ovviamente è sempre lo stesso. Data la sua popolarità nel nostro Paese, non deve stupirci il fatto che questo detto sia usato anche dai parlanti di diverse altre lingue. Per esempio, in francese si dice “ne pas avoir la conscience tranquille”, mentre in inglese diventa “to have a guilty conscience”.