Andare in pensione in Italia è una cosa che molti considerano difficile da realizzare. Perché man mano che passano gli anni sono sempre di più i vincoli e i requisiti da centrare per poter lasciare finalmente il lavoro.
Età troppo elevata e contributi eccessivi da raggiungere sono i limiti di un sistema che a partire dai lavoratori, tutti vorrebbero riformare. Eppure, alcune misure e alcuni strumenti permettono un’uscita nettamente anticipata rispetto a quella che tutti considerano utile. Per esempio, parliamo dei 56 anni di età. Lo sai che con questa invalidità esci davvero prima dal lavoro? Un suggerimento questo che riguarda le lavoratrici. Perché c’è di meglio rispetto ad Opzione Donna, sia come età di uscita che come calcolo della pensione.
Lo sai che con questa invalidità vai in pensione già a 56 anni e puoi dire addio ad Opzione Donna
Bastano 56 anni di età per andare in pensione ma solo per le lavoratrici. Se una donna considera Opzione Donna come una soluzione ottimale per andare in pensione perché consente di uscire dal lavoro a 59 anni di età, inevitabile che guardare ad una misura che consente di uscire dal lavoro a 56 anni, risulti essere molto interessante. Soprattutto perché la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità è una misura nettamente migliore di Opzione Donna e da tutti i punti di vista. Partiamo dal fatto che anche Opzione Donna è destinata alle invalide. Naturalmente non tutte le invalide ma solo quelle con una invalidità civile al 74% almeno. La pensione di vecchiaia anticipata invece, riguarda le lavoratrici che hanno una invalidità pensionabile pari ad almeno l’80%.
Il paragone tra le due misure
L’Invalidità civile è la riduzione generale della capacità lavorativa. L’invalidità pensionabile è la riduzione specifica della capacità lavorativa, per le mansioni che svolge la lavoratrice. Sono due cose diverse quindi, e riguardano due misure diverse. E sul paragone tra le due uscite anticipate, il gioco non regge perché è completamente a sfavore di Opzione Donna. Questa misura prevede il calcolo contributivo della prestazione. L’altra invece no. E si tratta, a parità di contributi, di un buon 30% in più di assegno. Opzione Donna prevede almeno 35 anni di contributi versati, la pensione con invalidità pensionabile solo 20 anni. Detto dell’età, che per Opzione Donna arriva a massimo 59 anni in presenza di due o più figli avuti, mentre per l’altra misura bastano 56 anni, è evidente quale sia la migliore.