C’è poco da dire, il cinema fa tendenza. È un fenomeno umano, pensato per il grande pubblico, e continuamente replicabile. E queste, a ben pensarci, sono proprio le stesse caratteristiche delle pubblicità.
Certo talvolta le conseguenze sulla società vanno ben oltre le aspettative. Capita a pochi film la ventura di essere girati in fretta e furia per abbattere i costi di produzione, magari riducendo le scene a semplice improvvisazione per giustificare i bassi budget per gli attori. Ma, nonostante questo, riuscire a trasformarsi in un travolgente successo di pubblico. In grado persino di trasformare persino il mercato di un capo utilizzato da tutti gli americani, ovvero la canottiera. Questa è stata l’incredibile vicenda della commedia “Accadde una notte”. Ovvero quando un celebre film americano fece crollare l’industria della moda delle canottiere.
Una riduzione dell’75% per cento degli ordini di un bene è un dato tipico di un evento bellico. Ed invece è ciò che avvenne a seguito della scena più famosa del film. Il quale rischiò letteralmente di mandare sul lastrico migliaia di lavoratori. Il tutto, pochi anni dopo il terribile settembre nero del 1929 che aveva demolito i mercati azionari di tutto il Mondo.
L’anno era il 1934. Nonostante l’immensa difficoltà a trovare finanziamenti, il regista Frank Capra decise di girare un film dedicato alla storia d’amore tra una ricca ereditiera ed un supposto arrampicatore sociale. La trama era semplice, ma riscosse un successo impensabile. Forse riuscì a solleticare le speranze ed i timori di tutto il popolo americano. Fino ad essere indicato come il trentacinquesimo miglior film della storia americana. Ma di quale scena si trattava?
L’attore protagonista, Clark Gable, era destinato a diventare un’icona dell’eleganza maschile. Ma ai tempi di “Accadde una notte” era ancora poco noto al grande pubblico. Nel film interpretava un ruolo altamente simbolico, visto che doveva indossare i panni del giovane alla moda che cerca fortuna nel mondo. Nella scena più celebre del film Clark deve togliere la camicia. E per gli occhi stupiti della giovane attrice e di tutto il popolo di appassionati di cinema, anziché spuntare una canottiera, ecco emergere il petto nudo.
La sorpresa, allora, divenne moda travolgente. Il significato recepito dal pubblico era chiaro: l’uomo di tendenza non utilizzava la canottiera. Quello che doveva essere un espediente di trama, era divenuto un precetto mondano. Nel giro di poche settimane la canottiera venne considerata un elemento inutile ed ormai superato. Chi si voleva considerare alla moda non la poteva più utilizzare. Fu crisi per tutta l’azienda delle canottiere. Ma che fine fece la produzione?
Si sa che la moda è ciclica. Il rischio imprenditoriale in certi ambiti rischia di fornire grandi perdite, ma può anche riservare grandi ritorni di fiamma. E con gli anni della Seconda guerra mondiale si riscoprì l’utilità del capo. In certi anni, più che alla forma, si bada all’utilità ed alla sostanza. Molti produttori che avevano sfiorato la bancarotta poterono tornare a vendere canottiere all’uomo medio americano.
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