Poco più di un mese fa entrava nel vivo il neo BTP Valore 2030. Un titolo di durata a 72 mesi divisi in due trienni, ognuno con un proprio tasso nominale annuo. La struttura dei rendimenti adottata, in particolare, fu del tipo fissa e crescente.
In pratica per il 1°, 2° e 3° anno il Tesoro paga il 3,25% annuo lordo, mentre l’interesse sale al 4,00% in ognuno dei tre anni del triennio successivo. Al netto del premio fedeltà, si tratta di un rendimento medio ponderato lordo del 3,625% per chi lo comprato a 100 in emissione. Ma quanto costa, quanto rende e quanto ha guadagnato dopo 1 mese chi ha sottoscritto il BTP Valore 2030?
La terza emissione del BTP Valore, i titoli della nuova famiglia di titoli di Stato retail, ha prodotto una raccolta di 18,316 miliardi di euro. Si è trattato del risultato più elevato di sempre in termini di controvalore confluito da famiglie e piccoli investitori e in termini di numero di contratti conclusi.
L’obbligazione ha data godimento 5 marzo 2024 e scadenza alla stessa data 2030. Al pari della medesima emissione di ottobre 2023, le cedole hanno una periodicità trimestrale. Pertanto l’interesse annuo lordo viene diviso per i 4 trimestri dell’anno e corrisposto in base al nominale sottoscritto. Al riguardo, il taglio minimo è di 1.000 € e relativi multipli.
A naturale scadenza il Tesoro provvederà al rimborso del capitale al valore nominale di 100. Si tratterà dello stesso valore di acquisto per chi ha caricato il bond in emissione e tenuto fino alla fine. Sarà verosimilmente differente da 100, e quindi maggiore o minore a seconda dei casi, per chi lo avrà acquistato nel corso del periodo di maturazione.
Sempre il 5 marzo 2030 arriverà anche l’ultima cedola trimestrale di periodo e il premio fedeltà dello 0,7% solo per i sottoscrittori della prima ora. Tradotto, solo per chi, a scadenza, avrà il BTP Valore con ISIN IT0005583478, l’identificativo del titolo durante i giorni di collocamento sul MOT. Dal 5 marzo, data inizio negoziazione del Valore 2030, è entrato a regime l’ISIN ordinario IT0005583486 per chi lo acquisterà al di fuori del collocamento ormai già chiuso da tempo.
Venerdì 5 aprile, il neo Valore ha chiuso il primo mese di contrattazione al corso di 100,72. In sostanza oggi servono 1.007,20 € per acquistare 1.000 € di nominale. Ma non finisce qui, perché bisogna aggiungere il rateo finora maturato più le commissioni di acquisto alla propria banca.
Il rateo lordo maturato al tempo dell’articolo è dello 0,3091%, cioè 3,091 € per ogni 1.000 nominali. quanto alle commissioni, ogni banca è una storia a sé. A grandi linee, per acquistare 10mila € di nominale ci vogliono all’incirca 10.115 €, euro più euro meno.
Parimenti siamo in grado di calcolare il potenziale incasso di chi ha acquistato il bond in emissione e decidesse di rivenderlo ai corsi attuali. Sommando rateo e capital gain, ne deriverebbe un guadagno lordo di quasi 103 €, che scendono sugli 80 € al netto della ritenuta e delle spese bancarie. Infine, ecco il rendimento effettivo a scadenza ai corsi attuali: 3,52% lordo, 3,06% quello netto (dati: Borsa Italiana).
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