Tra le azioni europee con il migliore rendimento del dividendo troviamo due azioni che operano in due settori differenti. Vodafone che opera nel settore delle telecomunicazioni ed ENAGAS attiva nel settore delle utilities. Entrambe queste azioni presentano, allo stato attuale, un rendimento del dividendo pari a circa l’11%. Cerchiamo di capire quale sia la view degli analisti su questi due titoli azionari e le prospettive secondo l’analisi grafica.
Il lungo ribasso delle azioni Vodafone potrebbe essere al capolinea
Dai massimi storici toccati per l’ultima volta nel 2018, le azioni Vodafone sono scese ininterrottamente tanto da andare a toccare livelli che non si vedevano da oltre 10 anni. Le quotazioni, infatti, sono molto vicine al supporto in area 8,16 €, un livello che già in passato aveva frenato la discesa dei prezzi. La mancata tenuta di questo livello potrebbe favorire un’accelerazione ribassista secondo lo scenario mostrato in figura.
I rialzisti, invece, potrebbero tirare un sospiro di sollievo nel caso di chiusure settimanali superiori a 8,86 €.
Dal punto di vista degli analisti, invece, il titolo è molto interessante. Andando a considerare le raccomandazioni degli ultimi 3 mesi, infatti, scopriamo che il rating medio è Compra, mentre il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di poco superiore al 40%.
Per ENAGAS un supporto molto importante è a portata di mano
La tendenza in corso è saldamente ribassista e le quotazioni si stanno avvicinando al supporto in area 12,28 € che negli ultimi 8 anni ha sempre sostenuto il prezzo del titolo. La sua rottura in chiusura settimanale, quindi, potrebbe avere importanti ripercussioni ribassiste con un’accelerazione del ribasso secondo lo scenario mostrato in figura.
I rialzisti, invece, potrebbero trovare nuova forza da una chiusura settimanale superiore a 14,40 €.
Dal punto di vista degli analisti, invece, il titolo è interessante. Andando a considerare le raccomandazioni degli ultimi 3 mesi, infatti, scopriamo che il rating medio è Neutro, mentre il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di poco inferiore al 24%.
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